Primo vero weekend di grande pienone sul Gargano quello appena trascorso, nonostante la settimana a cavallo dei due mesi estivi, luglio e agosto, sia sempre, per gli albergatori e gli addetti del settore turistico, un periodo inspiegabile e fisiologico di contrazione di presenze.
Le preoccupazioni di Gallipoli e del Salento, che stanno facendo registrare un -20% rispetto allo scorso anno per una serie di motivi internazionali legati alla ripresa dei mercati del Nord Africa e della Grecia e locali, non dovrebbero riguardare Vieste, la regina dell’estate pugliese.
L’assessora al Turismo, Rossella Falcone, all’indomani del grande evento sotto al Pizzomunno con Max Gazzè, collocato proprio nella settimana che tradizionalmente conta meno turisti, è ottimista a l’Immediato.
“Premesso che è prematuro avere delle stime sulle presenze, perché ancora non ci sono i dati di luglio e potremo avere dati certi solo ad ottobre, quando si può fare un bilancio a consuntivo, al momento noi non abbiamo le percentuali di calo di cui ho letto per altri territori – spiega -. Forse ci possono essere singole strutture che stanno lavorando meno, ma abbiamo avuto due mesi di bassa stagione, aprile e maggio, più buoni del solito. Il decremento a Vieste è lieve, al di sotto del 2%, numeri alla mano. Ma solo dopo l’estate potremo essere sicuri. Ci sono strutture che hanno lavorato bene e che stanno avendo ottimi riscontri, altre hanno una inflessione negativa”.
L’amore di Pizzomunno e Cristalda e per il faraglione col nome del giovane, che è sempre è stato il simbolo di Vieste, è ormai scoppiato prepotentemente e ha collocato il Lungomare Mattei e la sua spiaggia al centro dei desideri di qualsiasi vacanza garganica.
Il Comune di Vieste sta trattando alcune proposte artistiche con Gazzè per dare seguito alla sua disponibilità, che grazie alla sua canzone ha premiato la città. “Si può fare un film, un cartone, una fiction, un videoclip, un romanzo. Non abbiamo ancora deciso. Bisogna impacchettare bene l’operazione. Immediatamente abbiamo chiesto il riconoscimento come patrimonio Unesco per il faraglione del Pizzomunno. La scelta dell’evento di Gazzè si è concentrata su una settimana, che da sempre fa registrare un calo. Quelle che sono cominciate sono le settimane di caos”.
La possibile contrazione delle presenze è anche frutto di un fenomeno ormai importante anche a Vieste, ossia quello delle case vacanza “abusive”. Non solo Airb&b o doppie case nel grande quartiere del Lungomare Europa, ma anche e soprattutto ville private con vari alloggi ricavati nei cortili. La zona Coppitella ne è piena, i prezzi sono modici, adatti a vacanzieri mordi e fuggi e ad un turismo giovane che non necessita dei comfort richiesti dalle famiglie con bambini.
“Il fenomeno dell’abusivismo è elevato, ma a Vieste la ricettività è elevata, stiamo lavorando all’individuazione di queste strutture, l’abusivismo ha effetti negativi su tutti i servizi, in particolare sull’immondizia. Parecchi sono improvvisati e non arrecano un buon servizio all’immagine di Vieste”, osserva l’assessora, che sta studiando il modello Venezia. “Non versano anche la tassa di soggiorno, ma spesso risultano come una sola casa e non pagano la Tari. Intascano tutto, senza pagare nulla, è peculato. Il fenomeno a Vieste è pari 30%, un dato basso rispetto ad altre località pugliesi dove supera abbondantemente il 50%, secondo gli studi. Vieste ha una storia di grandi strutture e di villaggi. Ci sono ormai molti b&b autorizzati, ma le casette piccole evadono. In proporzione però sono la minoranza, vanno combattute, perché rappresentano una concorrenza sleale e indirettamente vanno ad incidere sulla qualità di vita del cittadino in vacanza. C’è un quantitativo di immondizia sopportato che è superiore a quello stimato. Per ora stiamo gestendo l’abusivismo con i nostri vigili, abbiamo interloquito con la Guardia di Finanza, ma non è molto semplice, perché la lotta va agita in piena stagione turistica, dopo è difficile trovare la gente in questi alloggi. È una cosa sulla quale stiamo lavorando, è nell’interesse del turista che viene, sono risorse sottratte alla vivibilità di Vieste”.
I vari campeggi tra Vieste e Peschici sono quelli che più soffrono le case vacanza e i loro prezzi stracciati da 25 euro a notte a cranio. Ma il boom del Gargano si vive anche grazie ad indicatori semplici. Per assistere ad un sole al tramonto che cade sul mare dal Trabucco di Mimì con aperitivo annesso e selfie con calice di vino occorre prenotarsi con oltre una settimana d’anticipo. Sold out il 5 e 6 agosto. C’è qualche scoglio libero solo il lunedì. Agli altri non resta che “accontentarsi” di vedere lo spettacolo sulla statale dalla piazzola di Monte Pucci, con la vista della straordinaria e commovente piana di Calenella, pur deturpata ormai dalle alte e ignobili alberature centrali piantate prima dell’adozione del Pug e tanto combattute dall’ex sindaco ed imprenditore Luigi Damiani.
Mimmo Vecera dal Lido del Piacere a Sfinale è in piena stagione. Tantissimi i bambini. “So che i campeggi hanno avuto un calo di presenze del 20% circa. I campeggi da 10 anni progressivamente perdono turisti, ma ci sarà il pienone adesso. Vieste ha spiagge adatte per le famiglie, purtroppo quest’anno il clima ci ha penalizzato, maggio e giugno sono saltati. La vacanza ormai è cambiata profondamente. Sono pochi coloro che si concedono le settimane classiche. Con Booking si sono dovuti adeguare tutti. Le strutture più leggere lavorano molto. Su Peschici, le amministrative non hanno permesso un granché di programmazione, ma c’è Fiorella Mannoia come evento clou. Il Gargano potrebbe crescere, le nostre potenzialità sono infinite e neppure percepite dai più. Mancano le infrastrutture”.
Cambierà qualcosa col Gino Lisa? Forse ci siamo. “Ma dove? – ribatte – Dobbiamo dire di sì, forse si vota alla Regione e allora sembra che l’aeroporto sia più vicino. Ero piccolo e si già parlava di aeroporto, ora ho 50 anni. Però c’è un dato diverso: ora lo scalo è diventato davvero essenziale, perché il turismo è cambiato. Solo l’aeroporto potrebbe farci crescere, perché anche il week sarebbe diverrebbe appetibile. Averlo a Foggia sarebbe un primo punto di partenza”.
Intanto stasera, dopo alcuni lavori di recupero, svolti d’intesa fra svolto in stretta collaborazione tra il Comune di Vieste e la Soprintendenza Archeologia di BAT e Foggia, il Parco Archeologico di Santa Maria di Merino, ovvero l’area archeologica degli ipogei e della necropoli paleocristiana della “Salata” a Vieste torna alla pubblica fruizione. La riapertura del sito si inserisce nel progetto “Vieste, una miniera di Cultura” che fa riferimento all’ “Anno Europeo del Patrimonio Culturale”, nel quale il MIBACT ha inserito Vieste.
Il Parco Archeologico sarà fruibile nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 16.30 alle ore 19.30. Le visite guidate si svolgeranno con tre turni: (16.30 – 17.30/17.30 – 18.30/ 18.30 – 19.30) ed avranno il costo di 2 euro a persona. Il calendario sarà in vigore dal 7 agosto al 30 settembre.