Tutti a smarcarsi dall’amministrazione Landella. Non ha mai smesso di farlo l’oppositore numero uno, il capogruppo al Comune di Foggia dei Fratelli d’Italia, Giuseppe Mainiero, che ha prodotto un report sull’annosa questione della sosta tariffata. In una lunga nota stampa il commercialista meloniano esprime il suo dissenso per l’operato della Giunta.
Ecco cosa ha evidenziato Mainiero.
“Mentre la “maggioranza di Landella” è impegnata in un estenuante torneo di Risiko, tutta presa a come meglio “riposizionarsi” per tentare di mimetizzarsi agli occhi della pubblica opinione ho ritenuto di continuare ad occuparmi dei tanti danni prodotti in questi 4 anni. Anni in cui, questa maggioranza non ha mai fatto mancare i numeri a Landella, che ha sempre potuto contare sulle loro assenze, astensioni strategiche, espedienti per fronteggiare i “mal di pancia” ovviamente ispirati da “nobili cause”. Se si pensa che nel 2012 nei soli parcometri venivano incassati 2.613.023, 00. a fronte dei 2.189.332, 00 euro del 2014 con un calo di oltre il 16%. Questi sono i dati puntuali di quel sistema di rilevazione telematico centralizzato che la gestione Landella revocò non appena insediata. Il dato più allarmate è quello che scaturisce dal confronto con l’anno 2015, l’ultimo disponibile. Poi bisogna far riferimento a dati di cui bisognerà verificarne l’attendibilità, la vicenda degli incassi trattenuti dalla società Protec infatti è tutt’altro che definita”.
Ma tornando ai numeri, continua Mainiero, le performance di Landella si supera.
“Se si confrontano gli incassi del primo bimestre 2012, pari ad euro 512.223,00, con il primo bimestre del 2015 con euro 270.727,00 (ultimo dato disponibile) la perdita degli incassi nei parcometri è di circa il 50%, per la precisione il 47,10%! Si tenga presente che gli introiti derivanti dagli incassi dei parcometri è solo una parte, poi ci sono gli abbonamenti (letteralmente crollati nel parcheggio in Corso Roma-Piazza Libertà a seguito della rimozione del portierato disposto sempre dalla gestione Landella), i grattini (la cui gara per la distribuzione pare sia ancora in alto mare) e le contravvenzioni. Un disastro per le casse di ATAF SPA a cui si è cercato di porre rimedio mettendo le mani nelle tasche dei dipendenti, attraverso un prelievo coattivo illegittimo dalle buste paga dei lavoratori non ancora restituito dal Comune di Foggia.
Prelievi coattivi che hanno variato tra in 200,00 e 500, 00 euro al mese per stipendi mensili che in media si aggirano intorno ai 1.400,00 euro. Landella, e la sua maggioranza in cerca d’autore, hanno poi pensato di accanirsi sui diversamente abili, abolendo la gratuità della sosta per loro ed introducendo addirittura una “tassa occulta” per i residenti costretti di fatto a pagare un bollino anche per la sosta della prima auto conclude Mainiero.
Puglia Popolare chiede rinnovamento
Non è meno forte l’affondo di Rino de Martino coordinatore del movimento politico Io ci sono e Puglia Popolare. Si terrà entro la seconda decade di ottobre la conferenza di programma che Puglia Popolare intende promuovere per riflettere sui temi dell’attualità politica, relativamente all’imminente rinnovo delle assemblee elettive cittadine di importanti centri della Capitanata, da Foggia a San Severo e Lucera.
“Sono scadenze decisive sul piano politico per il futuro della Capitanata, tenuto conto del successivo appuntamento elettorale per il rinnovo del parlamento regionale nel 2020. All’assise di ottobre farà poi seguito un ulteriore momento di studio sulle più importanti tematiche specifiche inerenti le questioni nodali dello sviluppo, del lavoro, della sicurezza e della crescita più in generale, attese le gravi e preoccupanti emergenze sociali e culturali del territorio”, rende noto il coordinatore provinciale Rino de Martino all’indomani del vertice regionale che ha fatto registrare l’avvio di un confronto tra le forze politiche del centro destra che ha aperto al movimento associativo e civico Puglia Popolare. ”In questi giorni fervono i preparativi per questi nostri appuntamenti cui annettiamo grande importanza perché siamo di fronte ad una nuova fase della politica – dice de Martino – e questo richiede un approccio del tutto diverso dal passato per segnare la cifra del cambiamento. Noi salutiamo con soddisfazione questa novità di metodo nel perimetro del centrodestra sperimentata con successo a Bari, anche se registriamo sulla città di Foggia alcune resistenze, più che altro frutto di personalismi e di residue lotte intestine in vecchi e ormai logori apparati politico-familiari decisamente lontani dal comune sentire che muove oggi la società moderna, un vento che non risparmierà neanche Foggia sulla quale rileviamo che grava una forte istanza sociale di rinnovamento e di cambiamento perché a Foggia la questione riguarda persone, gruppi di potere e metodi di gestione della cosa pubblica”, precisa de Martino.
“Noi di Puglia Popolare ci auguriamo che, superati vecchi schematismi, si apra davvero una nuova stagione politica per inaugurare anche a Foggia una stagione dei doveri e dei diritti – dichiara il coordinatore di Puglia Popolare- perché qualunque fuga in avanti non sarebbe oggi comprensibile non solo se posta in essere da singoli personaggi, ma ancor di più laddove fosse accompagnata o avallata da forze politiche. Le soluzioni posticce non servono al futuro di Foggia se non ad isolarla nuovamente”.
Non sono escluse le Primarie secondo molti per non dividere il fronte del centrodestra. In Puglia Popolare i possibili ingressi potrebbero essere pesanti. I tre che sostengono Landella, Sergio Clemente in primis, ma anche Saverio Cassitti e Leo Iaccarino, sono ancora in cerca di una pettorina.