Lunedì mattina il Vescovo di Foggia, Vincenzo Pelvi e la direttrice della Caritas, Giusy di Girolamo spiegheranno in conferenza stampa il nuovo corso dell’accoglienza targata Caritas. Per l’operatrice sociale con anni di esperienza di volontariato in Africa, i locali del Conventino potevano considerarsi alla stregua di un “lager”.
È arrivata oggi la chiusura, resa pubblica sui social dal dottor Francesco Niglio, medico volontariato della struttura.
Ecco cosa ha scritto.
“Dopo oltre venti anni si è chiusa questa serranda e con essa le storie di tanti senza fissa dimora che avevano un punto di riferimento anche solo per chiedere con il caldo o con il freddo di sostare pochi attimi o magari per una necessità fisiologica…
o perché sapevano di avere questo riferimento per un piatto caldo,per una aspirina,per poter prendere una coperta che rendesse meno pesanti le notti in stazione o anche spesso per ricaricare il cellulare che era l’unico vero contatto con il mondo pur nella precarietà della struttura…
Dietro questa serranda moltissime volte ho visto realizzarsi pur nella povertà quella integrazione che molto spesso è solo una parola astratta…
Dietro questa serranda ci sono le storie di tantissimi volontari che hanno donato il cuore e hanno molto spesso dato un senso alla loro vita e l’amore di un volontario non ha eguali…
Dietro questa serranda chiusa c’è gran parte della mia vita di medico dedicata ai fratelli più sfortunati che molto spesso magari avevano solo il raffreddore e volevano almeno nella malattia non essere gli ultimi e poter essere ascoltati con dignità…
Dietro questa serranda ci sono le storie di emarginazione ma di condivisione di una vita vissuta sempre sorridendo di Daniele, Vincenzo, Samuel, Igor e l’emblema di tutti i senza fissa dimora della città Nonno Libero ed a loro sarò sempre grato perché hanno arricchito la mia vita dandole in significato e li portero’ sempre dentro di me .
Il Conventino rimarrà in questa città l’emblema della carità vera ove probabilmente il volto del Signore si è materializzato in tanti poveri….
Ieri tanta tristezza nel vedere quella serranda chiusa ma ciò che è stato fatto con il cuore in quel cortile,in quella mensa in quel dormitorio o in quell’ambulatorio rimarranno testimonianza indelebile di quanto grande possa essere la solidarietà in questa città…”