Nulla sembra cambiare a Mattinata nonostante lo scioglimento per mafia del Comune e l’arrivo dei commissari. Nei giorni scorsi è stato archiviato il procedimento contro il dirigente Michele Longo che, secondo il Tribunale di Foggia, non avrebbe commesso violazioni di legge nel caso riguardante l’assegnazione di un impianto sportivo in zona Concezione a persone riconducibili al boss del clan Romito, Francesco Pio Gentile detto “Passaguai”. Stando al documento di archiviazione, non ci sarebbe stata alcuna violazione sul termine del contratto allungato autonomamente da 30 a 40 anni contrariamente alla determina di giunta (perché rientra nella facoltà della P.A.) e nemmeno sulla mancata richiesta del certificato antimafia in quanto “non avrebbe inciso sull’aggiudicazione definitiva”. Inoltre nel provvedimento è evidenziato che non c’è nessuna correlazione mafiosa tra Longo e i Gentile, questi ultimi censiti nelle varie relazioni antimafia della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).
Sull’assegnazione degli impianti in zona Concezione, in virtù del fatto che “vi era solo un partecipante”, ci si domanda: chi si azzarderebbe a concorrere? Eppure quei campi sportivi spuntano spesso nella relazione antimafia del prefetto di Foggia, Massimo Mariani. L’architrave di quel decreto si basa molto proprio sui campi dei Gentile, sul parcheggio al porto dei Silvestri e sulle spiagge a Scirpoli, altro boss del clan Romito.
Sulla relazione si parla anche dei vigili urbani assunti dal Comune tra i quali risulta sempre la sorella del pluripregiudicato, Gianfranco Prencipe, quello del video “Eazy Padrino”. Insomma, tutto come prima. Lo scioglimento non sta intaccando gli affari a Mattinata dove a regnare sono sempre i soliti noti, a dispetto del decreto di Mariani, davvero poco incisivo fino ad oggi.
I dirigenti
In un recente esposto anonimo inviato a forze dell’ordine, Procura e Ministro degli Interni, si parla anche dei dirigenti e del loro presunto strapotere all’interno della macchina comunale. “Il dr. E. insieme a T. ed M. – si legge nell’esposto – ha nominato come commissari del concorso B1 se stesso insieme proprio a T. ed M. nonostante almeno un terzo dei posti di componente delle Commissioni esaminatrici siano riservate a donne. Nel caso risultasse impossibile reperire esperti di sesso femminile ne sarà dato atto nel provvedimento di nomina della Commissione”. Ma niente di tutto questo sarebbe avvenuto “perché sono stati nominati tre uomini e nessun riferimento sarebbe stato fatto alla motivazione relativa all’assenza della donna”.
Il porto
In una determina del responsabile del settore tecnico del Comune di Mattinata, viene aggiudicato in via provvisoria – senza esibizione del previsto certificato antimafia – il parcheggio in contrada Torre del Porto, località Agnuli, alla famiglia Silvestri, da anni regina incontrastata di quella zona. D’altronde i Silvestri partecipano in splendida solitudine – chi si azzarderebbe a concorrere? – alla gara annuale per l’affidamento del servizio del parcheggio, con aggiudicazione pressoché automatica. Il provvedimento provvisorio ha dato semaforo verde all’impresa Felice Silvestri che ha offerto la somma di 11.500 euro. I Silvestri, nell’area portuale, già gestiscono un lido – si sono impossessati del faro di proprietà demaniale -, gestiscono i posti barca dove non esistono postazioni non a pagamento né si può attraccare gratuitamente e posseggono un’abitazione con veranda sulla zona archeologica Agnuli. L’immobile, pur essendo stato dichiarato abusivo e da abbattere, è ancora lì.
Nella relazione antimafia che ha portato allo scioglimento del Comune, la famiglia Silvestri compare ampiamente. Si parla anche di quel parcheggio dove sarebbe possibile parcheggiare 85 veicoli ma viene consentita la sosta a circa 200 grazie all’utilizzo del terreno di gioco dello stadio quale area supplementare. Anche la sosta giornaliera, fissata in 7 euro nella delibera, viene invece portata a 10 euro. Per l’anno 2016 non risultava agli atti l’aggiudicazione definitiva, né la sottoscrizione del contratto, nonostante il disciplinare 2016 prevedesse, in caso di mancata stipula, nel termine stabilito, la non aggiudicazione dell’appalto e l’attivazione della procedura per l’incameramento del deposito cauzionale provvisorio. Dalla visura camerale emerge che nel 2016 l’impresa individuale risultava cancellata il 9 ottobre 2015, quindi inattiva. Nel 2017, invece, l’amministrazione non ha indetto il bando per la concessione del servizio, “tuttavia – è scritto nella relazione – Luigi Silvestri ha continuato nella gestione, non autorizzata, dell’area di parcheggio insieme a Michele Brunetti”.
Già prima dello scioglimento del Comune per mafia, uno dei temi più caldi, oggetto delle informative alla Prefettura e poi riportato nella relazione a firma di Mariani, riguardava proprio gli interessi sul porto di Mattinata, occupato unitamente da una sola famiglia, i Silvestri, vicini, a loro volta, ad Antonio Quitadamo, storico boss locale detto “Baffino”. Una sorella dei Silvestri è suocera di Quitadamo. Il porto ha da sempre un’importanza strategica per i traffici illeciti in quanto più volte utilizzato per il trasporto della droga via mare.