Spera in un ripensamento da parte dei colleghi consiglieri Paolo La Torre e Pasquale Rignanese, il capogruppo di Forza Italia Consalvo Di Pasqua, ma l’esodo degli azzurri nei porti leghisti è inevitabile. Sono pochissime le migrazioni inverse, in direzione Forza Italia. Se a Bari il centrodestra è in piena discussione politica con i tavoli di coalizione ogni lunedì, a Foggia e in provincia la situazione appare confusa e in piena trasformazione, con molti eletti in bilico tra Silvio Berlusconi e Tajani e Matteo Salvini. E con l’assessore regionale Leo Di Gioia, che si è fatto fotografare felicissimo accanto proprio ad Antonio Tajani alla manifestazione nazionale di Confagricoltura, tentato da un ritorno nel centrismo civico che guarda a destra. D’altronde vi sono già esperienze ibride in Capitanata e non è un caso che proprio il sindaco di Vico Michele Sementino, con una big come l’azzurra Tiziana Casavecchia, campionessa di consensi e prima degli eletti, nella sua amministrazione, sia stato promosso nel direttivo del Parco del Gargano. Le coalizioni saranno sempre più varie, se le convergenze in Regione tra pentastellati e leghisti proseguiranno, come dimostra il primo atto sulla Xylella e la mozione contro Beppe Grillo.
A Foggia la Lega può contare numerosissime simpatie, dall’avvocato Corrado Magistro con suo figlio Pierpaolo nominato nella segreteria cittadina all’imprenditore Sario Masi, che è anche andato a Pontida, così come Pasquale Rignanese. La linea dettata dal segretario regionale Andrea Caroppo e dal provinciale Daniele Cusmai è di segnare una netta distanza con l’amministrazione Landella, nonostante ci fossero stati in aula degli annusamenti tra il primo cittadino e i due eletti, Joseph Splendido e Antonio Vigiano, bloccati sul nascere dagli organismi politici del partito.
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta, primo degli eletti in Puglia per numero di preferenze e il presidente del Consiglio foggiano Luigi Miranda sono in profonda riflessione.
Cerignola: Diciolla mosca bianca, preferisce Puglia Popolare
Intanto venerdì 13 luglio, prima a Lucera e poi a Cerignola l’onorevole Massimo Cassano presenterà le segreterie cittadine le sedi del movimento politico “Io Ci Sono”, coordinato a Lucera dall’avvocato Marcello Ferrante e a Cerignola da Vito Diciolla, uno dei pochi a dissociarsi dalla Lega di Salvini per scegliere di condividere il progetto alternativo di Puglia Popolare. Una mosca bianca. Lucera Popolare con Giuseppe Bizzarri e Simona Dell’Osso e Cerignola Popolare, nella quale ambisce di avere un ruolo di primo piano anche l’ex sindaco Antonio Giannatempo. La lista civica di Cassano in questo momento si mostra nella sua appetibilità per quanti mirano a nuove posizioni elettive, soprattutto in vista della regionali 2020.
“Il lavoro di radicamento nel tessuto provinciale del nostro Movimento – dichiara Rino De Martino – procede con lusinghieri risultati, atteso il riscontro positivo che si registra anche nelle assemblee elettive, con spontanee adesioni al progetto politico che Massimo Cassano ha saputo immaginare, interpretando così la voglia di cambiamento delle comunità, sempre più indirizzata verso impegni civici lontana dall’idea partito ormai superata e non più rispondente alla voglia di partecipazione popolare”.
De Martino fornisce qualche cifra. Il Movimento, che siede al tavolo del centrodestra barese, ha conseguito la significativa percentuale del 7%.