Nella giornata di ieri, il team di investigatori, denominato “Gruppo Gargano”, composto da agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Foggia di Foggia, coadiuvato da personale del Reparto Prevenzione Crimine Puglia settentrionale e dell’analogo Reparto Prevenzione Crimine della Basilicata, hanno arrestato Francesco Quitadamo classe ’68 e Riccardo Quitadamo classe ’99 per il reato di detenzione di ingente quantitativo di sostanza stupefacente. Più nel dettaglio, nell’ambito di un servizio di prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti nel Comune di Vieste, personale del “Gruppo Gargano” ha effettuato una serie di perlustrazioni e perquisizioni in alcuni casolari insistenti in località Palude Mezzane (luogo dell’uccisione di Giambattista Notarangelo) e Coppitella del Comune di Vieste.
Nel corso di tale attività, all’interno di un rudere adibito a rimessaggio di attrezzatura agricola, è stato rinvenuto un borsone in tela plastificata all’interno del quale vi erano 8 involucri contenenti complessivamente 4,550 chili circa di marijuana, oltre ad un bilancino elettronico e materiale utile per il confezionamento. Durante tali operazioni è giunta nei pressi del terreno in questione un’autovettura, con a bordo i due soggetti. Visto il consistente quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuto e considerato che Francesco e Riccardo Quitadamo sono rispettivamente fratello e nipote di Piergiorgio Quitadamo, noto esponente della criminalità organizzata viestana ed elemento apicale del clan capeggiato da Girolamo Perna, attualmente imperante nella città di Vieste (e rivale del clan Raduano), i due sono stati sottoposti a perquisizione personale poi estesa al veicolo a loro in uso. Tale attività ha permesso di rinvenire, in un’intercapedine appositamente ricavata tra i sedili posteriori, due involucri contenenti complessivamente 1,190 chili di marijuana.
Estendendo l’attività anche ai terreni limitrofi al luogo in cui è stato fermato il veicolo in questione, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato all’interno di un bidone, adeguatamente sotterrato e ricoperto da materiale di risulta, un involucro contenente 260 grammi di cocaina mescolata con numerosi chicchi di grano certamente per preservarne la qualità. Al termine delle formalità di rito, considerata la flagranza del reato di detenzione di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente (ossia 5,740 chili di marijuana), Francesco e Riccardo Quitadamo sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono in corso accertamenti volti ad individuare il canale di approvvigionamento della sostanza stupefacente.