Secondo appuntamento questa mattina presso l’I.I.S.S. “Giannone – Masi” di Foggia con “Il calcio e le ore di lezione”, il progetto didattico-formativo nato per incentivare la collaborazione interattiva tra il mondo dello sport e quello dell’istruzione di ogni ordine e grado. Nell’aula magna di via Sbano, gremita di studenti, sono stati ospiti tre giocatori del Foggia Calcio: Cristian Agnelli, Francesco Deli e Arturo Calabresi, accompagnati da Mario De Vivo e Arianna Amodeo. Il programma formativo, promosso dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, nasce dall’esigenza di valorizzare le attività teoriche-didattiche che la FIGC, le Leghe e le Componenti Tecniche propongono sul territorio.
4 le parole chiave dell’iniziativa: formazione, divulgazione di comportamenti responsabili rivolgendosi a insegnanti, studenti e famiglie; calcio per tutti, promuovere la partecipazione attiva di tutti (ragazze – ragazzi – abili e diversamente abili – etnie diverse), nessuno escluso; fair play, educare al rispetto di se stessi, al rispetto per gli altri, al rispetto per le regole; opportunità sensibilizzare i giovani sui temi legati al valore educativo dello sport, al fair play, al tifo corretto corretto e all’inclusione.
Trasferire i valori della disciplina sportiva. “Il progetto vuole riavvicinare i ragazzi allo sport, al calcio in particolare, in modo corretto – ha spiegato a l’Immediato Antonella Rubino respondabile del progetto presso l’istituto superiore -. Foggia non ne ha bisogno, ma è importante ristabilire alcune regole da rispettare sia in campo che fuori. Si crea un bel rapporto tra gli studenti e i calciatori che vengono a parlare ai ragazzi di queste tematiche. Sono loro stessi a chiedere rispetto dalle tribune, dalle curve, anche se il nostro tifo è favoloso, fa onore a tutta la squadra – ha aggiunto -. E’ la scuola a dover dettare queste regole. Durante il primo incontro, quando ci è venuto a trovare il giocatore Oliver Kragl si è parlato di integrazione. Noi abbiamo bisogno di ribadire questo concetto perchè ovunque sentiamo parlare di migrazione, spesso in negativo. I nostri studenti sono stati bravissimi ad includere nel gruppo classe i ragazzi stranieri e diversamente abili e a coinvolgerli alla loro vita al di fuori dell’istituto”.
Standing ovation per il capitano, Cristian Agnelli, ex alunno dell’istituto “Giannone”. “Vedervi così calorosi nei miei confronti e nei confronti del Foggia Calcio è per me motivo di orgoglio – ha detto agli studenti il numero 4 -. In questi sei anni ho cercato sempre di dare il meglio di me affinchè un giorno potessero arrivare questi momenti. Il Foggia Calcio è un trampolino di lancio per la nostra città. Qualche anno fa ero dalla vostra parte. E’ sempre bello ritornare qui – ha confessato -. Come padre di famiglia dico sempre ai miei figli che la scuola è importante, così come lo sport e la vita sociale. La cultura che dà la scuola è unica”. Messaggi importati anche dagli altri due compagni di squadra. “La scuola è importante così come lo sport. Sarebbe perfetto se i ragazzi riuscissero a trovare il giusto compromesso, un connubio tra studio e attività sportiva” – ha spiegato Francesco Deli -. Equilibrio fondamentale anche per il difensore Arturo Calabresi. “E’ giusto mantenere un equilibrio tra le passioni, i sogni e la cultura, anche per quello che si vorrà fare poi da grande. Vogliamo trasmettere a questi ragazzi proprio questo messaggio” – ha concluso -.
Determinazione, sudore e sacrificio, sono questi i valori con i quali è possibile raggiungere gli obiettivi non solo nella sport, ma anche nella vita.