La volontà di restare c’è, mancano le certezze. Luca Nember, direttore sportivo del Foggia Calcio dallo scorso novembre, è tornato a parlare a quattro giornate dalla fine del campionato. Subito da chiarire il punto sulle prospettive future. “Da 15 giorni a questa parte ho parlato direttamente con la proprietà cosa che prima non sono riuscito a fare. Abbiamo cercato di approfondire i piani che la famiglia Sannella vuole realizzare. Sono uno tzunami di energia, voglia e determinazione davvero coinvolgente – ha dichiarato il direttore sportivo -. Io ho bisogno di certezze. Foggia è una piazza allettante che mi dà stimoli forti. Sarebbe bello portare questa città ad alti livelli. Alcune cose devono ancora sistemarsi per programmare in maniera diversa la prossima stagione. Dal 24 gennaio scorso c’è sempre stato qualcosa che ci ha disturbato. Le certezze nel calcio non ci sono. Se qui mancano andrò via. Le mie volontà restano ambiziose – raccomanda -. Spero a breve di avere novità e che entro la fine del campionato ci saranno prospettive importanti”.
Dallo scorso marzo il Foggia è commissariato. “Dal punto di vista operativo i commissari eseguono le loro verifiche. Per me è cambiato molto perché non mi occupo più solo di seguire la squadra ma Nicola Giannetti e Francesco Ardito interfacciano con me per capire tutte le problematiche. Il commissariamento ha spostato qualcosa dal punto di vista funzionale, non c’è più nessuno della proprietà da tre mesi, anche alle partite, lo sapete. Ho parlato con Digos, Finanza, mi è sembrato un film. Siamo il primo caso in Italia. Il Foggia ha avuto questa fortuna – ironizza – ma i commissari sono due persone deliziose, splendide. Devono verificare che i pagamenti siano ok. Non auguro a nessuno quello che è successo ai Sannella. Questa situazione non mi piace, non mi è mai capitato. La squadra va comunque avanti. Deve rimanere la proprietà, devono essere forti”.
Il bilancio di questa stagione e il sogno playoff. “La squadra è stata subito isolata dopo le vicende giustidiziarie. Rispetto a dicembre ci ha dato molta soddisfazione. Lo sarò ancora di più, se dovessimo arrivare ai playoff. La speranza c’è. Dobbiamo vincere tutte le gare restanti. È chiaro che magari abbiamo qualche rammarico, potevamo essere in una posizione diversa. Oggi la salvezza, considerando come eravamo a dicembre, è più che soddisfacente, ci ha ripagato di tutte le vicissitudini accadute negli ultimi tempi”.
Si continua a lavorare. “Assolutamente sì, la squadra per l’anno prossimo la preparo lo stesso, aldilà di come andrà – assicura Nember -. Mi faccio carico delle situazioni che ci sono. Programmare la Serie A non significa restarci un anno e poi ritornare in B. Aspetto che la società mi dirà cosa vorrà fare. C’è qualcuno che vuole offrirmi qualcosa di diverso, non posso occuparmi di comunicazion, di marketing”.
Il lavoro del tecnico Giovanni Stroppa. “Secondo me è stato poco riconosciuto il suo valore rispetto a quello che ha dato. Ha fatto benissimo – ha detto -. Il Foggia è la squadra che gioca meglio a calcio. L’allenatore ha inciso positivamente sulla rosa”.
Cosa e come cambiare. “A gennaio abbiamo avuto fortuna, i giocatori hanno avuto subito un buon impatto. Servono giocatori che permettano di fare un salto in più. La mia permanenza credo superi il 50%. Mi fa piacere, sarei contento di rimanere. Spero si possa decidere a breve. Il giocatore Oliver Kragl sarà riscattato. I campionati sono ancora in corso, ma ripeto la mia programmazione col Foggia va avanti. Sono andati via otto giocatori, il bilancio è stato zero, tra uscite ed entrate. Se siamo bravi non è importante solo il budget”.