Grandi manovre e turbolenze nel centrodestra che con la vittoria in Molise e il mancato sorpasso della Lega su Forza Italia aumenta il suo valore contrattuale su tutte le “anime” civiche finora sparse. Il risultato buono di Fratelli d’Italia in terra molisana accresce l’attrattività del partito meloniano a Foggia dominato da Giuseppe Mainiero. È da leggersi in questo modo la nota polemica del capogruppo azzurro al Comune di Foggia Consalvo Di Pasqua. Nelle prossime ore, molto probabilmente domani, il sindaco Franco Landella riunirà il centrodestra, ma i Fratelli d’Italia potrebbero disertare. Non è escluso che alcuni possano tentare una scalata della forza politica di Giorgia Meloni a cominciare dal sovranista Bruno Longo. Così come non è escluso che tanti civici ancora ancorati al Pd ormai asfaltato possano recuperare un rapporto col centrodestra attraverso Maurizio Lupi e gli altri attori della quarta gamba. La formazione del governo aprirà nuovi scenari, ovviamente.
“Il partito è aperto in entrata e in uscita. Credo che le richieste di Forza Italia su Giuseppe Mainiero siano non dico inopportune ma irrituali. Anch’io rispetto ai suoi modi sarei più morbido nella forma e nella sostanza, ma ritengo che per il futuro si debba trovare una quadra per un centrodestra unito per il dopo Landella – spiega a l’Immediato il dirigente FdI Gianvito Casarella – se Franco agevolasse questo percorso dicendo: ho altre intenzioni, per il futuro la coalizione si metterebbe al lavoro per il dopo Landella. Diversamente non crea le condizioni per un centrodestra unito su un altro nome che va cercato”.
Intanto risponde a stretto giro di posta a Di Pasqua il coordinatore Giandonato La Salandra con una lunga nota.
“Ho sentito delle dichiarazioni del Capogruppo di Forza Italia al Comune di Foggia e nel compiacermi delle sue note letterarie, condivido solo ed unicamente il ricordo di Omero posto che quanto è in atto al comune di Foggia dal lontano 2015 ad oggi è certamente un Odissea in cui la politica è sempre stata allontanata dalle dinamiche amministrative e dal programma di governo della città sottoscritto del 2014.
Se da un lato è certo ed incontrovertibile che Fratelli d’Italia abbia accolto con favore l’invito fatto dal segretario provinciale di Forza Italia, come atto di profonda maturità politica, è parimenti certo che alla ultime politiche proprio la stessa Forza Italia nella città capoluogo ha sofferto i personalismi dell’amministrazione, perdendo quasi due punti percentuali nel confronto con la Provincia intera, ed è questo dato, ritengo, che ha intelligentemente spinto il segretario provinciale di Forza Italia, in una prospettiva per le amministrative del 2019, a convocare il primo tavolo politico”.
E continua: “Se imbarazzo deve riscontrarsi nell’attuale panorama politico nella città di Foggia, esso deve ritrovarsi nel fatto che la coalizione viene invocata non per le “prossime scadenze elettorali”, come afferma il capogruppo Di Pasqua, bensì per le scadenze amministrative, vedasi il bilancio di previsione, affinché possano aumentarsi i numeri di una “maggioranza” in cui i partiti sono chiaramente assenti e certo, con un breve esercizio di memoria, per scelte estranee al partito e che il gruppo consiliare presieduto da Di Pasqua ha avallato, così “perdendo pezzi”.
Se è vero che nei prossimi giorni Fratelli d’Italia avrà il suo coordinamento regionale in cui saranno discusse molteplici questioni, è parimenti vero che “lumi” dovrebbero anche essere chiesti al coordinatore regionale di Forza Italia allorquando lo stesso, nel giugno 2017, intese non dare seguito all’invito pervenuto proprio dal Sindaco di Foggia per la definizione di un perimetro politico che, ripeto, è nato solo la sola spinta del segretario provinciale di Forza Italia. La ragione e i suoi “lumi” certamente sono offuscati da personalismi che, tuttavia, sono certamente estranei a Fratelli d’Italia che, unitamente alla Lega, ha rifiutato ingressi in giunta sic et simpliciter perché ritenuti sminuenti il tavolo costituito all’indomani del voto del 4 marzo.
Negli ultimi giorni la segreteria provinciale di Fratelli d’Italia ha assistito a Penelope che tesseva fili per una maggioranza aritmetica ma non politica, e che tanto è vero lo si è verificato con gli “ingressi in maggioranza” di consiglieri, anche per quanto ascoltato dai segretari provinciali, estranei ai partiti della coalizione del marzo 2018.
Ho inoltrato una nota ai segretari dei partiti con cui in questi giorni ho dialogato, e con cui mi auguro di poter continuare a dialogare per la ricostruzione di un Centrodestra unito e forte per le amministrative del 2019, ricordando a me stesso che “Se è vero che un eletto risponde al partito che gli ha consentito la funzione ricoperta, è parimenti vero che un sindaco risponde ai partiti che gli hanno consentito di essere rappresentante di tale sintesi”.