Ventun’anni senza il derby Foggia-Bari allo Zaccheria. L’ultima voltà fu nel giugno 1997, finì 1 a 1. Un evento atteso da una città intera e che a distanza di 24 ore dal fischio d’inizio fa crescere le aspettative per una giornata che farà scrivere una pagina importante del calcio pugliese. Oggi è tempo anche per mister Stroppa di raccontare come la squadra sta vivendo il momento, intervallato dalla trasferta a Terni per il turno infrasettimanale. “È bellissimo essere arrivati al derby dopo aver raggiunto il nostro obiettivo primario: 50 punti – le prime parole del tecnico dei satanelli -. Mi auguro che i ragazzi abbiano recuperato le energie dopo la gara di martedì e il viaggio in pullman di mercoledì. Dopo aver giocato due partite consecutive serali, mentre domani giocheremo alle 15. C’è da considerare il fattore caldo, se ci saranno le temperature di oggi spenderemo molte energie. In campo – assicura – ci sarà la formazione migliore”.
L’avversario. “Il Bari ha una rosa stratosferica, ha dimostrato qualità di gioco nell’arco del campionato in corso – ha detto questa mattina alla vigilia del match -. All’andata eravamo in piena emergenza e in inferiorità numerica (non giocò il portiere titolare Guarna e il bomber Mazzeo). Domani sarà assente ancora Gerbo (operato di appendicite, ndr). Nulla sarà scontato, il Bari non è meno in forma rispetto a noi – ha evidenziato -. Il mio pensiero è quello di arrivare più in alto possibile, voglio vincerle tutte da qui alla fine del campionato. Il Foggia non deve sbagliare né concedere nulla. Vincerà chi non sbaglierà. Apprezzo tutti i giocatori del Bari ma sono innamorato di quelli del Foggia”.
Sold out allo Zaccheria, dopo la prelazione per gli abbonati i tagliandi in vendita sono stati bruciati in poche ore, ma l’accesso allo stadio è vietato ai tifosi dei biancorossi. “All’andata furono solo una minima parte i tifosi del Foggia ad accedere al settore ospiti del San Nicola. Fu comunque bello averli al seguito – ha ricordato Stroppa -. Mi dispiace per i tifosi del Bari che dovranno rimanere a casa. Non mi sento di giudicare le decisioni che sono state prese. Certo è che da sportivo mi sarebbe piaciuto vedere lo stadio pieno, sarebbe stata una fotografia perfetta. Percepisco l’entusiasmo, nonostante esca poco, ma da quello che leggo, ce n’è davvero tanto. Mi piacerebbe addirittura giocarlo – ironizza – ma per fortuna ho i miei calciatori. Spero che i nostri tifosi siano orgogliosi della squadra, so che sarà importante il risultato, per le opinioni che poi ne verranno fuori ora sia sul lavoro svolto fin qui sia per quello che dimostreranno in campo. Giocheremo per la gente. Ricordo l’entrata in campo durante il derby tra Foggia e Lecce dell’anno scorso – ha continuato il mister – mi tremavano le gambe e per fortuna non giocavo io. Quella pressione si trasformò in una spinta in più per la squadra e vorrei che fosse così anche domani. I giocatori devono dosare le energie in modo giusto, e non come vorrebbe il pubblico”.
Foto Federico Antonellis