Stimata redazione,
desidero affidare a voi il mio “grazie” di cuore, rivolto all’intero Reparto di Chirurgia dell’Ospedale civile “G. Tatarella” di Cerignola, per avermi salvato la vita in maniera così intelligente, eccellente, altamente professionale, silenziosa e familiare, doti che ho trovato fin dal mio giorno di ricovero, nella persona del Direttore, Dott. Francesco Saverio Amorese che individuava la causa del mio male, mettendomi subito sotto cura antibiotica per potermi poi operare. Voglio dire grazie, perché a dispetto delle maldicenze, io sono testimone che nei nostri ospedali la Sanità c’è perché ci sono menti eccellenti che salvano vite umane nel silenzio professionale del loro essere medici. Sono vivo oggi e lo devo al Dott. Francesco Saverio Amorese e al dott. Maffei, che con gli altri medici hanno fatto si che potessi essere operato di colecistite acuta gangrenosa filtrante, perforata, micro litiasica con raccolta ascessuale pericolecistica, grazie ad un intervento chirurgico di colecistectomia laparoscopica, durato quasi sette ore.
La visita di ogni giorno, le parole di conforto usate testimoniano la grande umanità di questi grandi uomini. Mi hanno spiegato, confortato e anche sollecitato ad andare avanti perché la vita è un dono e fin quando c’è, occorre aver coraggio per viverla, anche, alla luce di un intervento così delicato.
Cosa potrò mai fare per ringraziare il Prof. Amorese ed il dott. Maffei per avermi operato e salvato? Ogni giorno, non dimenticandovi mai, metterò a disposizione il mio io per aiutare chi è nel bisogno perché tutti possano sperimentare quanto sia bello sentirsi aiutati, confortati e salvati nel particolare momento di prova, così com’è capitato a me, assicurandovi, inoltre, di promuovere sempre la conoscenza sul nostro territorio delle menti eccellenti che giornalmente operano per il bene del prossimo loro affidato.
Grazie, anche, al dott. Murgolo, al dott. Cioffi, al dott. Reddavide e al dott. Albanese, agli infermieri e agli ausiliari.
Tutti siete stati magnifici.
Grazie a Tutti.
Vito Colangione