Una nuova tegola finanziaria potrebbe abbattersi sul Comune di Foggia sul fronte denominato “Contenzioso 167”. Qualche giorno fa il sindaco Franco Landella ha riunito la maggioranza, con coloro che ci stanno, per discutere degli accomodamenti possibili sulla transazione con Madaga srl di Saverio Normanno e della sua villetta bifamiliare affogata da un rustico della Coop Casa del geometra Antonio La Salvia.
L’Immediato se ne è già occupato. Nel corso della riunione, fortemente voluta da Bruno Longo, che mira a “ricompensare” Normanno con un vecchio Pirp in Via San Severo e la Coop Casa con dei terreni al Comparto Biccari, i consiglieri hanno saputo a quanto ammonta, secondo il giudice, il risarcimento che il Comune deve a Madaga srl. Secondo nuove perizie, l’Ente dovrebbe versare circa 2,2 milioni all’imprenditore, che non è mai più riuscito a vendere le sue villette senza luce e che inizialmente ne aveva richiesti 11.
Consiglio di Stato e Tar hanno anche intimato l’abbattimento del famigerato rustico, dal quale La Salvia avrebbe potuto ricavare circa 8 appartamenti. Solo per buttarlo giù al Comune servono circa 600mila euro tra lavori e smaltimento, mentre altri 900mila ne chiede la Coop Casa, pretendendo un suo risarcimento nei confronti dell’Ente, che le aveva assegnato quel lotto nel piano di volumetrie disperse della 167.
Tutti i dirigenti appaiono in guerra tra di loro. Nessuno vuol presentare gli atti, tanto meno l’ingegnere Paolo Affatato che ha già ritirato una determinazione sulla più complicata vicenda inerente sempre le volumetrie disperse. Chi presenterà l’atto “riparatore”? Urbanistica e Avvocatura, per quanto entrambi i settori fossero nell’Ufficio del Piano, sembrano orientati a lavarsene le mani.
Intanto in una delibera dell’amministrazione Mongelli, Consorzio Unitario Coop Casa e amministrazione comunale si erano impegnati ad una novazione della convenzione per realizzare i 30 alloggi popolari per l’emergenza abitativa. Vi era stato anche l’atto unilaterale d’obbligo del Presidente del Consorzio Unitario Coop-Casa Geom Antonio La Salvia. Andava soltanto trovato un terreno.
Oggi vi sono in ballo quindi o gli alloggi o ben 3 milioni di euro, che la Coop vanta nei confronti del Comune per i mancati lavori. Le situazioni inoltre si intrecciano tra le varie cooperative Il Poggio Margherita, che ha costruito in Insula Via Bari, ottenendo in proprietà due sesti delle volumetrie in Comparto Biccari, e Coop Casa.
Benché non ci siano soci interessati ad investire nell’edificazione di nuovi palazzi al Comparto Biccari, La Salvia si sarebbe fatto rilasciare un permesso a costruire, tentando di acquistare i sub lotti dal Poggio, ma tale vendita non è andata a buon fine. Da qui lo scontro tra Urbanistica e Avvocatura.