Conversazioni inequivocabili intercettate dalla Guardia di Finanza, hanno svelato un imponente traffico di droga tra Foggia e Manfredonia. Lo spaccio avveniva in numerose attività turistiche della zona, da Siponto a Mattinata fin nel resto del Gargano. Al centro dell’operazione “Balloons” (ispirata ai palloncini dove veniva nascosta la droga) 8 persone. Quattro finite in carcere: Luciano De Filippo, nato a Foggia nel ’71, Wanda Campaniello, nata a Foggia nel ’86, Pasquale Nardella, nato a San Giovanni Rotondo nel ’77 e Antonio De Cristofaro, nato a Manfredonia nel ’80.
Domiciliari, invece, per Claudio Robustella, nato a Manfredonia nel ’85, Alexander Thomas Pacillo, nato a Manfredonia nel ’86, Alessandro Ese, nato a Manfredonia nel ’71 e Saveria Lombardi, nata a Foggia nel ’74.
A Pasquale Nardella alias “Panettone” sono contestati numerosi casi di cessione di droga documentati da intercettazioni ambientali. Claudio Robustella “u russ”, complice di Nardella discuteva spesso col compare dell’attività di spaccio. A volte anche in maniera piuttosto esplicita. Nell’ordinanza cautelare di 32 pagine non mancano le intercettazioni.
Nardella: “Se ora mi metto a dividere mezzo chilo a quello, mezzo chilo a quello, non prendo una lira e ti vengono a fare i taccagni, ho detto io non posso fare… no, vai a Mattinata, a Vieste… Ciufà (alias Antonio De Cristofaro) ha detto ce lo scarichiamo a Vieste!”
Sempre Nardella parla di De Cristofaro: “Quello lavora con la “roba” (droghe pesanti, ndr), capito?… è troppo (vuol far capire che è più rischioso, ndr)… già devi aprire gli occhi quando vai là (ora si riferisce al luogo dove vanno a rifornirsi di droga, ndr) che quello (Luciano De Filippo) non si capisce mh… siamo andati là di sera, questo con la pistola in mano, mi ha detto “la vuoi?”, mi ha detto mi dai una mille euro… bella pistola era così vedi (probabilmente mima con le mani la grandezza dell’arma, ndr)”.
Nardella fa poi chiaro riferimento al suo contatto con Foggia (Luciano De Filippo): “Appena entri a Foggia… oh, è un cognato di Francavilla (clan della malavita foggiana, ndr), Luciano e non so ora il cognome”. E Robustella risponde: “E lui lavora molto con la bianca”. Nardella risponde: “Tutte cose (tratta tutti gli stupefacenti, ndr)… ha detto a me, ha detto vedi un chilo pure a quarantotto (al grammo, per prendere un chilo di cocaina, ndr), ha detto, poi, ha detto te lo faccio prendere io il punto da solo?… ho detto… ho detto pure che vai dal “ciaciotto” (alias Alexander Thomas Pacillo, ndr) dico… quelle… non siamo noi, cioè sono responsabilità che non ti puoi… un chilo di bianca insomma è un chilo di bianca”.
De Cristofaro era una sorta di fornitore-intermediario di Nardella, al quale era assegnato il compito di portare le coordinate al foggiano.
Il ruolo delle donne
Dalle indagini è emerso anche il ruolo di due donne, entrambe arrestate dalla Guardia di Finanza. Wanda Campaniello, foggiana, si era recata in casa della sua concittadina Saveria Lombardi detta “Veria” dove aveva prelevato un sacco verde e bianco. Nardella in compagnia del fratello, intanto, si stavano dirigendo verso Foggia parlando tranquillamente del “fumo”, delle vendite di quei giorni e dei debiti da pagare a De Filippo.
Una volta nel capoluogo dauno, Pasquale Nardella scese dall’auto per parlare con De Filippo. Al suo ritorno riferì al fratello che dovevano trasportare due chili di fumo, uno dei quali in custodia al foggiano. E che lo avrebbero nascosto nell’abitazione dei genitori.
In seguito De Filippo telefonò alla Campaniello: “Vai al solito posto”. In zona Villaggio Artigiani, ecco lo scambio. De Filippo, giunto anche lui sul luogo, prese la sacca bianco-verde dall’auto della Campaniello per consegnarla ai fratelli Nardella dicendo che erano due chili.
Una volta in strada verso Manfredonia, i Nardella vennero fermati e perquisiti, ormai all’ingresso della città del golfo. La droga fu sequestrata e altro stupefacente recuperato durante la perquisizione in abitazione. Fu quello l’episodio che segnò l’inizio della fine per l’organizzazione criminale.