Verso le 13 nella passeggiata in centro a Foggia di Michele Emiliano con i candidati del centrosinistra, il governatore si ferma con i rappresentanti di Insieme al banchetto e più avanti incrocia Gianluca Ruotolo, candidato con LeU e un tempo suo dirigente nella segreteria regionale del Pd. Qualche passante lo incrocia e chiede dell’aeroporto. Il tema del Gino Lisa resta centrale anche in questa campagna elettorale.
“È evidente che quando le autocolonne e gli aerei anti incendio della Protezione civile saranno concentrati a Foggia, questo avrà un valore enorme e soprattutto saranno il centro di protezione civile dei Balcani, che in questo momento ancora non esiste e che l’Unione europea sfrutterà per costruire a Foggia il distretto delle imprese della protezione civile”, ha detto il presidente della Puglia in conferenza stampa. È soddisfatto di come ha gestito la vertenza Lisa. “Questo ha consentito di sbloccare i lavori. Purtroppo anche a causa di alcuni interventi improvvidi, sia pure in buona fede, da parte di politici locali l’Unione europea aveva bloccato i lavori con il pericolo dei cosiddetti aiuti di Stato. abbiamo saltato quella fase, una volta che abbiamo allungato la pista, come tutti gli aeroporti del mondo, il codice della navigazione italiano consente a quell’aeroporto di essere utilizzato anche per altri usi. Non sto però in campagna elettorale come un piazzista: noi avremo finalmente a Foggia una pista lunga quanto quella di Bari in grado di far atterrare gli aerei”.
Non è un mistero che il 4 marzo possa cambiare alcuni equilibri anche nel governo pugliese. “Non si può nascondere che l’esito di questo voto avrà un effetto in Regione – ammette alla nostra testata web l’assessore civico all’Agricoltura, Leo Di Gioia – però va combinato con la posizione del presidente della Regione che in più occasioni ha voluto chiedere un impegno diverso a livello nazionale dentro il suo partito, per il quale si tirerà le somme sul risultato. Ma anche da parte sua, il risultato sembra essere molto più promettente rispetto a quanto si immaginava qualche settimana fa, se ci dovrà essere una rivalutazione noi saremo ben felici di arrivare a quel tavolo con risultati che sapranno essere tra i migliori in Puglia. Siamo con la coscienza a posto. Noi siamo civici e attingiamo da tutte le parti, viene premiato un impegno per il territorio storico, che oggi è al servizio del Partito democratico e al fianco del Pd in una coalizione dove è di tutta evidenza che i nostri candidati hanno trovato spazi ed opportunità importanti grazie a questo accordo. Sono soddisfatto, perché porterà ad un primo importante risultato e cioè il consolidamento di questo civismo operativo legato alle amministrazioni e alla storia delle singole persone”.
Il civismo manca solo a Foggia, la candidatura di Massimo Russo è solo un test per lui per le prossime amministrative foggiane? O sarà di nuovo lei il candidato sindaco, stavolta appoggiato dal Pd? L’assessore sorride sornione. “Non voglio portarmi così avanti col lavoro. Mi piacerebbe vedere un’esperienza diversa al Comune di Foggia che ci veda finalmente protagonisti. Noi al Comune non siamo mai stati forza di governo, parlo per me e per i miei amici che hanno contribuito con me a questa meravigliosa esperienza civica. Penso che qualcosa la potremmo apportare così come possiamo contribuire a far crescere personale politico di cui questa città credo abbia così tanto bisogno”.