di ANTONELLA SOCCIO
“Noi abbiamo candidato una espressione del territorio, il sindaco sua cognata”. Con questa battuta lancinante Luigi Di Maio dopo il comizio ha aperto nuovamente le interviste alla stampa, alla quale prima appena uscito dal caravan aveva offerto soltanto la rabbia per il trattamento televisivo, che sta oscurando a suo dire il caso dell’ex assessore e candidato Filippo Caracciolo indagato. Una battuta sicuramente consegnata dai portavoce locali e pronunciata a favor di telecamera. I pentastellati sanno come usare i media, sono maestri nelle dirette e nel controllo quasi assoluto dei temi.
Ha parlato a braccio Di Maio dopo i candidati al Parlamento locali.
“No, nessuna alleanza, con la Lega mai e poi mai. Diremo No netto se la rete sarà consultata”, hanno risposto alcuni simpatizzanti a l’Immediato.”Da quando il M5S esiste lo votiamo. L’italiano crede ancora alle favole, il centrodestra è pericolosissimo in questa fase. La maggioranza della gente ha amicizie, si vota solamente per favoritismo. Se si guarda la realtà non li si dovrebbe votare i partiti tradizionali per come hanno ridotto l’Italia”.
Dal palco dell’Amgas gremitissimo Di Maio ha elencato tutti i punti del programma.
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“Noi abbiamo la regola dei due mandati, gli altri l’hanno superata, è anche quella che ha creato la corruzione. Da noi hai 10 anni per cambiare il Paese. L’obiettivo è cambiare per i cittadini che stanno fuori dalle istituzioni non per chi sta dentro”, ha detto. Poi ha ripercorso l’esperienza siciliana, da non ripetere il 4 marzo. “Ci hanno battuto con i voti degli impresentabili. Se non dovessimo raggiungere la maggioranza, saremo contro gli inciuci. Si deve tornare a votare, Forza Italia e Pd per mettersi insieme dovevano raggiungere il 51 per cento, ma il Pd ormai sta al 20. Non se l’aspettavano”.
Qualunque sarà il risultato pentastellato il M5S ha davanti a sé due possibilità. “Due sono le cose, o vengono a parlare con noi o torniamo alle urne. “Più ci fate crescere più loro il 51 per cento non lo potranno prendere. Vi presenterò anche la squadra di governo, quegli scherzetti che votate per noi e poi vi ritrovate un altro, noi non li facciamo”. L’obiettivo è sfondare il tetto, andare più vicini possibile al 40 per cento. A riveder sì le stelle. E a giudicare dalla massa di popolo presente oggi e dall’entusiasmo l’obiettivo è tutt’altro che impossibile. Avvisati tutti i partiti, parenti amministratori compresi.
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