“Ormai da mesi vengono lesi i nostri diritti, tra mensilità non versate e divise non consegnate. Non possiamo continuare a lavorare così, l’Asl e il prefetto devono rispondere”. Dopo la denuncia dei 4 lavoratori non assorbiti nel passaggio dalla Misericordia di Lucera alla Avas San Pio di San Giovanni Rotondo per la gestione del 118 delle Isole Tremiti, l’atto d’accusa arriva dai 6 dipendenti dell’associazione di volontariato che gestisce il servizio da novembre scorso.
“L’associazione non ha fornito l’abbigliamento da lavoro come prevede la legge dalla sicurezza sul lavoro (divisa, occhialini, guanti, mascherine, scarpe anti infortunio, ecc…), fa discriminazione sui turni e sulle ore, inoltre lascia senza retribuzione da mesi i lavoratori, adducendo come motivazione, ovviamente pretestuosa, la mancata emissione delle determine di liquidazione da parte della Asl Foggia. Tutto questo non trova riscontro né nel CCLN, né nella delibera Asl contenente il contratto di affidamento del servizio di emergenza – scrivono in una nota -, nel quale invece viene chiaramente specificato che un simile inadempimento riscontrato dalla stessa stazione appaltante potrebbe determinare addirittura la risoluzione del contratto stesso“.
Una situazione molto complicata, dunque. “Abbiamo assunto 6 persone, due in più rispetto al monte ore previsto dall’Asl (4 full time oppure 8 part time), andando oltre i limiti minimi previsti dal contratto – fanno sapere dall’associazione di volontariato -, ma evidentemente non è bastato. Eppure siamo stati noi a chiedere un tavolo tecnico per individuare i criteri di selezione per le assunzioni, ma il mancato accordo ha fatto saltare ogni negoziazione”. Ora, tuttavia, i problemi sindacali scaturiti dal passaggio da un operatore all’altro sembrano ripercuotersi anche sulla gestione attuale del servizio.
“Stiamo per erogare lo stipendio di dicembre, perché solo sabato l’Asl ha pubblicato la determina di liquidazione – chiosano dall’Avas -, ci stiamo mettendo a regime, visto che le assunzioni risalgono a novembre: da giugno abbiamo operato con i volontari. Siamo un’associazione di volontariato, non una srl o una spa, per questo dobbiamo attendere i pagamenti per gli stipendi. All’inizio dell’anno c’è sempre qualche ritardo da parte dell’Asl. Quanto alle divise – precisa -, abbiamo fatto l’ordine e stiamo attendendo la consegna. Anche in questo caso abbiamo pagato i ritardi dovuti alla chiusura delle aziende a dicembre”.
Ora l’Asl di Foggia ha prorogato il servizio alla società che gestisce anche la postazione di Mattinata fino a giugno prossimo. Ma continuare così, con “battaglie quotidiane fatte dai dipendenti”, potrebbe essere insostenibile. “Eravamo terzi in graduatoria, ci siamo impegnati per assumere 6 persone, e dovremmo fare una guerra con i nostri dipendenti? – concludono – Non possiamo permettercelo. Per questo stiamo valutando l’opportunità di lasciare anche prima della scadenza”, conclude.