Salta il tavolo pugliese del centrodestra coordinato da Gino Vitali. Si torna a Roma. Dopo i balletti degli scorsi giorni, continua la trattativa nella quarta gamba. Raffaele Fitto non ci sta infatti ad avere solo 4 collegi per i suoi uomini in Puglia, dove potrebbero saltare i nomi di Gabellone e Perrone. La presenza di Gaetano Quagliarello in Noi con l’Italia assottiglia le possibilità. “Lucio Tarquinio non se la passa bene, per quanto la sua leadership sembra solida in Capitanata da parte degli alleati”, spiegano fonti vicine al sindaco Franco Landella. Ma il coordinatore dei fittiani Mimmo Verile a l’Immediato rinvia la questione a metà settimana. “Il tavolo regionale non serve a niente e di fatto è fallito. Berlusconi ha sancito un accordo con Fitto, in Puglia avremo 5 o 6 collegi, oltre ai 21 stabiliti nel resto d’Italia. Tutto si deciderà a Roma tra un paio di giorni. I Fratelli d’Italia e la Lega, partiti che non esistono non possono pretendere 3 collegi”.
Sembra riuscito a spuntarla invece il centrista Angelo Cera. Per lui si ipotizza addirittura il collegio San Severo-Lucera e Monti Dauni, dove avrebbe l’appoggio di Nicandro Marinacci. L’onorevole sammarchese ha già contattato gli amici azzurri lucerini per avere sostegno, raccontano maggiorenti forzisti.
A Foggia, le quote di genere favoriscono Michaela Di Donna. Mentre nel listino la capolistatura prevista per Barbara Matera potrebbe essere “sacrificata” per un uomo di cultura e di legge (resiste l’ipotesi del direttore LUISS Giovanni Lo Storto), le altre donne possibili potrebbero essere nomi nazionali. Tra tutti Elvira Savino o altre legate al Cavaliere.
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