Nuove storie, tutte da raccontare, nei reparti pediatrici degli Ospedali Riuniti di Foggia. Mercoledì 24 gennaio 2018, alle ore 16.30, prenderà il via il progetto co-terapeutico “Disegnolandia… una Favola a pennello”.
L’iniziativa punta l’attenzione su attività di svago in ambito ospedaliero, utilizzando il rapporto tra creatività, racconto, opera d’arte, parole e immagini.
“Il Progetto – spiega Jole Figurella, Presidente dell’associazione – nasce dalla collaborazione dei clown dottori de Il Cuore Foggia con artisti di tutto il mondo: un connubio tra arte e racconto animato, finalizzato ad un’attività ludico-educativaterapeutica destinata ai bambini ospedalizzati. In questa iniziativa fondamentale è stato l’apporto del Clown Dottore Giotto, Ciro Gisoldo, che ha fornito l’ispirazione e il supporto artistico.
I clown dottori saranno, quindi, impegnati nella narrazione animata delle fiabe – ispirate a un dipinto – attraverso la realizzazione di uno scenario creato nella ludoteca del reparto, ricco di luci, indumenti e accessori. I bambini potranno, così, assistere e interagire comodamente seduti su tappetoni e cuscini. Giocare e raccontare rappresenta una co-terapia, può favorire un processo di cura e di guarigione: una strada semplice e naturale per aiutare il bambino a superare le difficoltà dell’ospedalizzazione.
Al centro della narrazione, la cantastorie Clown Dottore Trilly (l’animatrice Antonia Bartucci) che animerà con la sua lettura la fiaba. “Importante – spiega Jole Figurella – anche l’apporto psicologico e pedagogico-narrativo di Clown Dottore Fiore (Fiorenza De Vitiis) e Clown Dottore Gnappetta (Emanuela Prencipe)”.
Il progetto terapeutico “Disegnolandia… una Favola a pennello” si propone di aiutare il bambino ospedalizzato a superare il trauma e le paure del ricovero e della malattia, utilizzando il valore terapeutico del raccontare favole e a stimolare il bambino ad ascoltare le sue paure. “Le storie, le favole, i racconti – evidenziano dall’associazione – sono protagonisti, perché riescono ad arrivare al cuore dei bambini. Rappresentano, infatti, uno strumento efficace per mettere in atto con poco sforzo l’educazione emotiva e per imparare il linguaggio delle emozioni”.
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