A decidere sarà Matteo Renzi, manca solo la sua ratifica, ma il nome dell’avvocato sanseverese Guido De Rossi appare ormai quasi sicuro per la candidatura al collegio uninominale della Camera di Lucera-San Severo-Monti Dauni con il Partito democratico e le altre liste dell’alleanza.
Ex presidente dell’Ordine degli Avvocati, numero uno della Fbe, Federazione degli Ordini Forensi d’Europa, De Rossi è sempre stato un uomo di centrosinistra. Più volte, i Ds prima e poi il Pd, hanno tentato di coinvolgerlo nell’agone elettorale, ora come possibile candidato sindaco di San Severo ora alle regionali. Stavolta però l’avvocato parrebbe aver accettato la sfida, che è tutto meno che semplice. Incontrato casualmente in Tribunale, insieme al collega Raul Pellegrini, De Rossi non ha né smentito né confermato l’indiscrezione sul suo conto a l’Immediato. Ha solo detto di essere rimasto nel Pd, che ha accompagnato anche nella battaglia persa del referendum per il Sì alla riforma costituzionale.
Stando alla vox populi quello sanseverese appare sulla carta l’unico collegio non impossibile per il Pd (viste le diatribe leghiste di Roberto Fanelli e Primiano Calvo e l’intraprendenza del sindaco di Apricena Antonio Potenza) e l’avvocato ha dalla sua una profonda conoscenza del territorio, attraverso i colleghi e i clienti. Non si dimentichi che a Lucera inoltre un altro legale, Pippo Agnusdei, era stato candidato nella lista civica di Michele Emiliano, come Gigi Damone e Pippo Liscio.
La pace fatta tra il sindaco di San Severo Francesco Miglio, Dino Marino e l’ex consigliere regionale Cecchino Damone, siglata sul campo di calcio, potrebbe convergere dunque proprio su De Rossi.
Dall’altro lato al tavolo delle trattative ai civici pugliesi non resta che il difficile collegio uninominale del Senato Foggia-Gargano, dal momento che l’altro è dominio dell’europarlamentare Elena Gentile, che ambisce comunque alla capolistatura (per molti impossibile da conquistare, per la primazia di Marco Lacarra o Francesco Boccia) del plurinominale senatoriale. Ad abbracciare la contesa potrebbe essere non l’assessore regionale all’Agricoltura Leo Di Gioia, ma il suo coordinatore provinciale, il vicepresidente della Provincia Rosario Cusmai, che si troverebbe a scontrarsi con ogni probabilità con l’uscente fittiano Lucio Tarquinio e col pentastellato Marco Pellegrini.
I civici pugliesi mantengono stretto il loro bacino elettorale. Sarà una sfida all’ultimo sangue, ma almeno non perderanno amministratori e riferimenti sul territorio.