Si lavora alacremente in provincia di Foggia per creare un pattuglia di persone che possa occupare la casella di Civica Popolare, la nuova lista della Ministra della Salute Beatrice Lorenzin, finora scoperta. Da indiscrezioni trapelate nei mondi centristi, emerge che potrebbe essere l’ex Udc e sindacalista campione di consensi Massimiliano Di Fonso a guidare il movimento che affiancherà il Pd alle prossime politiche del 4 marzo.
“Non saremo forti, ma fortissimi, altro che quarta gamba ”, ha ripetuto agli amici più fidati Di Fonso. A l’Immediato mister 900 voti non smentisce le news, ma esprime un concetto semplice: “Tanti uddiccini sono imbarazzati dalle diverse politiche di Ruggeri e Cesa. L’Udc è morto, si è venduto e Angelo Cera è arrivato alla sua fine politica, ha raggiunto il massimo, non sarà rieletto lui come il figlio, quando finirà questa tornata legislativa in Regione. È finita l’epoca Cera. Farebbe più bella figura a ritirarsi, sarà una sconfitta e influenzerà anche la carriera del figlio. Nel centrodestra nessuno lo vuole all’uninominale, anche perché andranno ad imbarazzare molte amministrazioni, oggi chi sta nell’Udc non è credibile. Iaccarrino come si comporterà al Comune di Foggia? Ci sono delle situazioni che vanno chiarite, altrimenti la gente non avrà scelta al voto, indirizzando la propria preferenza verso il M5S”.
Di Fonso quindi potrebbe radunare un po’ del suo popolo in Centristi per l’Europa per poi ambire alla guida di Civica Popolare. Sempre accanto a Capitanata Civica di Rosario Cusmai e Leo Di Gioia, che stando agli ultimi rumors, quasi certamente sarà candidato nel centrosinistra al collegio uninominale senatoriale e a quello plurinominale Foggia-Bari, sebbene non in posizione di vertice. Per uno scontro all’ultimo sangue con Lucio Tarquinio.
Le anime che si sarebbero avvicinate alla Lorenzin sono molteplici. Dal sindaco di Accadia Pasquale Murgante al No Triv Raffaele Vigilante, che per ora sta dietro le quinte. Da Carlo Cinque di Manfredonia a Marcello Sciagura, fino a Chiumento e Cusenza. Anche Sergio Clemente, tra un incontro e l’altro con gli azzurri Franco Landella e Massimo Cassano, è in attesa. Ha scelto Angelo Cera invece il sangiovannese Giuseppe Miglionico. Enrico Santaniello, chiuse ormai le porte di Forza Italia già da alcuni anni col rifiuto di Luigi Vitali, vede nella Lorenzin quel partito che può coronare il suo sogno romano. Insomma bazzicano in tanti la strada centrista. La pettorina della Ministra potrebbe valere oro.