di FRANCESCO PESANTE
Regole stringenti e controlli più serrati. L’insediamento di Ludovico Vaccaro a capo della Procura di Foggia da poco più di un mese ha dato una sterzata al mondo della giustizia locale. La ricollocazione dei ruoli tra i sostituti procuratori rappresenta una delle prime decisioni prese da Vaccaro per rivoluzionare la Procura.
Più attenzione anche alla privacy di determinati documenti. Il lavoro nel palazzo di giustizia è stato riorganizzato così come le funzioni degli operatori di polizia giudiziaria che rispetto al passato non avranno un accesso libero ai fascicoli, se non per finalità e compiti inerenti al lavoro d’ufficio. In passato non sono mancati casi di cronaca riguardanti alcuni appartenenti a forze di polizia che poi vendevano informazioni per “arrotondare” il proprio stipendio. Da questo punto di vista la pacchia è finita.
Maggiore riservatezza – in pieno stile Vaccaro – senza commistioni tra i ruoli. Ora tutti hanno una collocazione ben precisa. Per quanto riguarda i magistrati, 8 sono quelli di prima nomina giunti a Foggia per rinforzare la pianta organica, così come annunciato dal governo dopo la strage di San Marco in Lamis.
In Procura la pianta organica è al di sotto di 5 unità, ma a ranghi completi dovrebbe essere così composta: 25 unità, ovvero un Procuratore Capo, due Sostituti Procuratori e 22 Pubblici Ministeri. Il personale amministrativo nel tribunale è carente di circa 30 dipendenti: a fronte di 210 unità a Foggia se ne contano solo 180. Anche la Procura manca di 30 unità lavorative: 80 dipendenti rispetto ai 110 previsti.
Vaccaro è uomo di giustizia e non di pubbliche relazioni. Sarà anche per questo se nel giorno del suo insediamento la politica era praticamente assente. Il procuratore foggiano ha annunciato maggior dialogo con la stampa ma preferisce parlare solo a risultati ottenuti.
Nel frattempo sta rafforzando il legame col mondo dell’avvocatura. In questo senso va letto il protocollo concordato per lo svolgimento delle udienze penali dibattimentali.
Durata delle udienze stabilita con chiarezza così come l’organizzazione. Il ruolo di udienza dovrà essere predisposto ed affisso sulla porta dell’aula almeno un giorno prima e comunicato al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati a mezzo telematico. L’obiettivo è anche quello di concentrare nella medesima udienza tutti i processi ai quali sia interessato lo stesso Sostituto Procuratore. Criterio vincolante per i processi di competenza DDA che siano seguiti da un solo Sostituto.
L’Ordine degli Avvocati garantirà per ciascuna udienza la presenza del difensore d’ufficio di turno con l’invio al personale di cancelleria dell’elenco trimestrale, con relativa utenza cellulare, degli avvocati designati.
Il protocollo è stato firmato dallo stesso Vaccaro, dal presidente del tribunale, Corrado Di Corrado, dal presidente della Prima Sezione Penale, Maria Rita Mancini, dal presidente della Seconda Sezione Penale, Antonio Civita, dal presidente della Camera Penale di Capitanata, Gianluca Ursitti e dal presidente della Commissione Penale per il Consiglio dell’Ordine, Diego Petroni. L’era Vaccaro è entrata nel vivo.