Decine e decine di famiglie in fila per varcare la porta del museo a Lucera. Una “esplosione di turismo” sulla collina di Candela, con le auto in coda. Le case di Babbo Natale della provincia di Foggia piacciono a grandi e piccini e sono una ventata di vita e di cultura nelle città e nei borghi.
Ha avuto un incredibile successo la “prima volta” a Lucera. Elfi, slitte, pacchi regalo e alberi addobbati hanno guidato i visitatori attraverso le diverse sale – delle iscrizioni, dei ritratti, dei mosaici, delle ceramiche, dei reperti medievali – fino a giungere al Salotto Cavalli, che conserva i meravigliosi decori e arredi originali del palazzo settecentesco De Nicastri-Cavalli dove Babbo Natale sarà di casa fino al 7 gennaio.
Amore e maestria da parte di chi ha tramutato gli spazi del palazzo in un magico ambiente natalizio. Le decorazioni, le trovate di design e gli abbinamenti sono da copiare anche nelle case private. Il tutto è mescolato a pezzi unici e originali del palazzo. Dagli antichi libri di fiabe della Biblioteca fino agli utensili della cucina.
“Gli ideatori sono degli amici commercianti che ho coinvolto, di affermata e riconosciuta abilità: Valentina, Paola e Matteo. I volontari hanno fatto un lavoro strepitoso, la stanza da letto era vuota e inguardabile. Sono stati capaci di trasformarla”, ha specificato a l’Immediato il sindaco Antonio Tutolo.
Costo dell’operazione: 30mila euro, una cifra che sicuramente farà storcere il naso agli oppositori, ma che il primo cittadino è convinto di poter recuperare con gli incassi molto prima della fine delle festività natalizie. Ma la Casa di Babbo Natale ha un pregio in più che va oltre il Natale, in un momento in cui è dedicata grande attenzione a quei musei che con interventi d’autore stanno diventando un’attrazione capace di far spostare le masse. L’invenzione babbesca riesce ad avvicinare al Museo archeologico comunale persone che anche a Lucera non erano mai entrate a vedere il patrimonio storico della città. Lo stupore vero è lì, tra i bassorilievi e l’incanto delle statue ellenistiche, che si attraversano prima di entrare negli ambienti della Lapponia.
“Il 90% della popolazione non conosce il Museo, la casa di Babbo Natale è un escamotage per portare la gente nelle sale. Il nostro è un investimento. L’incasso supererà i 30mila euro”, continua il sindaco che non vuole competere con il collega di Candela, Nicola Gatta, che apprezza e stima. Ma la sua operazione, rimarca, valica il turismo natalizio e punta alla valorizzazione dell’immenso patrimonio archeologico, storico ed architettonico di Lucera. Non a caso, annuncia senza svelare nulla, addobbi e alberi il prossimo anno migreranno in un’altra location. I sogni nel cassetto come le lettere da scrivere a Santa Claus sono molteplici.
Due i dipendenti per la bigliettazione, che lavoreranno anche nei giorni festivi. Come ha fatto a convincerli? “Diciamo che non li ho convinti…”, è la battuta. C’è poi tutto l’aspetto sociale, educativo e pedagogico che dovrebbe essere il fulcro di un museo, per formare le giovani generazioni alla bellezza e al dialogo. Ieri i bambini diversamente abili hanno potuto vivere l’emozione del Natale, nella saletta delle lettere e dei giocattoli, grazie alla gioia e al trasporto dei volontari e dei giovani ciceroni.
Chi vuole inoltre, avrà la possibilità di lasciare un dono per i bambini meno fortunati. L’associazione Lavori in corso si prenderà cura di distribuire i regali ai figli dei detenuti. Durante la visita si può ammirare, inoltre, il prezioso presepe del Settecento napoletano che sarà restaurato grazie agli incassi derivanti dai biglietti di ingresso (il cui costo è di 3 euro) di “Al Museo con Babbo Natale”. Per l’intero periodo di permanenza di Babbo Natale al Museo sarà possibile, per i bambini e le bambine dai 4 ai 13 anni, partecipare ai laboratori a cura di Mariangela Maggiore che si svolgeranno nella libreria Il sasso nello stagno – Libreria per bambini e ragazzi (sita nel cortile del Museo). Domenica 10 dicembre si parte con Oggi ascolto… sotto l’albero, letture animate sul Natale (19-19.30 età 4-8 anni; 20-20.30 e 21-21.30 età 9-13 anni).