Emergono alcune schiarite dopo il tavolo prefettizio di ieri sui 29 dipendenti Promodaunia. La presidente della società controllata Rosa Cicolella ritiene che ci sia più di un’apertura. “Ci siamo aggiornati, Provincia e Regione, con il dottor De Luca, dovrebbero trovare la modalità su come interagire attraverso la convenzione. La Provincia dovrebbe potermi dare l’ok per il progetto Canne della Battaglia, che ha un finanziamento di 135mila euro. La Regione si serve del Teatro Pubblico Pugliese per realizzare il progetto,con l’organizzazione dei 29 addetti”, rimarca la docente intervistata dal nostro net journal.
Sulla Promodaunia e su tutte le società partecipate dell’Ente di secondo livello c’è la mannaia della Corte dei Conti, che ha invitato la Provincia di Foggia a liquidare tutte le partecipazioni non coerenti con le funzioni assegnate dalla riforma Delrio. La cultura, è noto, non è una funzione essenziale e fondamentale delle Province. Va superato il problema della convenzione. Nella relazione dei revisori si dice a chiare lettere che l’Ente non ha ancora risolto il quesito dei 29, che non sono ancora stati trasferiti alla Regione. Pur essendo il management di Promodaunia ottimo, il futuro delle partecipate provinciali rimane la liquidazione. Ma il presidente Francesco Miglio potrà essere più chiaro sulla vicenda dopo il 30 novembre, giorno in cui l’Ente incontrerà la Corte dei Conti. Nella fattispecie dei 29 però sembra aprirsi uno spiraglio. Almeno per due mesi e mezzo, il tempo di durata del progetto sul sito archeologico della seconda guerra punica.
“La Promodaunia sarà il braccio della Provincia, che attraverso il TPP e il polo biblio museale utilizzerà i 29 dipendenti – continua la politica piddina nominata alla guida della partecipata – il dopo è lasciato alla valutazione della Regione, dovranno mettersi intorno ad un tavolo per capire come superare la questione”. Quanto alla proceduta di licenziamento avviata, essa appare molto lenta, secondo Cicolella. Ma ad oggi i dipendenti sono in un “periodo di ferie”.
“Se come si dice dovesse arrivare da parte della Provincia la prosecuzione, riavvieremo i contratti. Si è aperta una discussione tra TPP e Provincia. Io ho fatto pesare sul tavolo che la società si è fatta carico dei musei, del resto la Regione Puglia ha fatto il maggiore sforzo per Foggia e per la Biblioteca, solo grazie al suo intervento è stata concepita la convenzione”. La cabina di regia per il sito e l’infopoint su Canne della Battaglia è affidata alla direttrice della biblioteca, la funzionaria Gabriella Berardi, che ieri ha speso molte parole sul bisogno concreto di quelle forze lavorative sul progetto. I 29 sono essenziali per muovere la progettualità su Canne. L’iter Pubblico-Pubblico è avviato quindi. Mentre numerosi progetti con i ragazzi ipovedenti e con i bambini nel Museo del Territorio e in quello di Scienze Naturali sono stati interrotti. “Il mondo delle cultura non è vip, le scuole primarie attingono moltissimo dalla rete museale, purtroppo queste sono attività che non spesso si vedono, ma sono importanti per il territorio- rimarca Cicolella- i 29 dipendenti della Promodaunia sono persone con competenze pronte, non hanno bisogno di essere formati, perché hanno un loro know how consolidato. La Provincia può produrre progetti, i soldi ci sono, si tratta di trovare solo la filiera istituzionale adatta. Ma da ieri sono stata più fiduciosa, il tavolo apriva ad un dialogo. Ho solo bisogno degli atti di Miglio ora”.
Good news
Tutto questo avviene mentre gli spazi museali della Pinacoteca di Palazzo Dogana sono stati dal 12 ottobre scorso definitivamente trasferiti alla Regione Puglia, insieme ai dipendenti. Dipinti e opere, tra cui la celebre ballerina di Botero sono per ora nel limbo.
Dentro una certa precarietà della cultura targata Provincia di Foggia vi sono, però, anche dei casi positivi. Come quello del recupero di decine di quadri di Ubaldo Urbano, che rischiavano di finire come molte altre opere di arredamento degli uffici in un deposito. Si tratta dei quadri che adornavano la stanza della Giunta da poco intitolata a don Luigi Sturzo. Il responsabile della comunicazione istituzionale Carmine Pecorella insieme alla squadra eventi formata da Alberto Corradi e Santino Novelli è riuscito a collocarli nelle stanze del Consiglio provinciale. “Ho trovato nel segretario generale Filippo Re, che va in pensione a gennaio 2018, un valido alleato. Mi ha dato carta bianca per la nuova collocazione. Sarebbe stato un peccato mettere nel dimenticatoio una collezione tanto importante, che fu frutto di una transazione con l’allora compianto presidente Antonio Pellegrino”, confida. A tutt’oggi manca una mappatura del patrimonio artistico della Provincia. Molti quadri presenti nei diversi uffici sono tutt’altro che croste.