di ANTONELLA SOCCIO
36 comunità locali azzurre hanno partecipato questa mattina a Foggia all’Assemblea provinciale degli amministratori, quadri e dirigenti di Forza Italia. Il coordinatore provinciale Raffaele Di Mauro ha consegnato al suo omologo regionale Gino Vitali l’indicazione territoriale che chiede che sia Giandiego Gatta, vicepresidente del Consiglio regionale e più suffragato di Puglia il prossimo rappresentante della Capitanata in Parlamento.
Il principio del consenso va legato alla meritocrazia. “Dicevano che eravamo un partito di plastica invece siamo in campo da un quarto di secolo. Dobbiamo darci regole sicure e certe. Riusciremo a mandare a Roma i nostri rappresentanti”, ha detto sin dal primo intervento il capogruppo al Comune Consalvo Di Pasqua. Si sono susseguiti discorsi e affermazioni.
Il sentimento
Netto il parere del sindaco di Apricena, Antonio Potenza: “Da 10 anni sono in Forza Italia, nel 2015 si faceva difficoltà a trovare candidati alle regionali e insieme a Raffaele andai fino a Peschici a convincere gli amici. Con lui, quanto meno c’è stata discussione, prima del 2015 non si discutevano le linee, apriamo le porte ai ragionamenti. Siamo fortemente interessati alla campagna elettorale, i Comuni sono l’ultimo baluardo. C’è bisogno di più sicurezza e lavoro, non è più pensabile che ci siano tagli ai Comuni.
I nostri avversari sono la sinistra, non so più come definirli per i loro cespugli. Ad Apricena conoscevamo il Pci, la loro discendenza è un fallimento dove amministrano e dove non amministrano sanno solo querelare e denigrare. I cinque stelle hanno ammaliato tutti noi, ma fare opposizione è semplice, basta manifestare che esisti e parlare alla pancia della gente: amministrare è la cosa più difficile. I cinque stelle stanno dimostrando che non sanno nemmeno come iniziare. Queste sono le cose che dobbiamo andare a dire palmo a palmo, con la determinazione di chi ama il territorio”.
“Come convinciamo gli elettori a votare Forza Italia affinché torni a governare?- ha domandato la leader azzurra sanseverese Rosa Caposiena -. Con la nostra esperienza locale. A livello regionale tutto si fa meno che ascoltare le necessità dei cittadini. La sicurezza è qualcosa di indispensabile per il marketing territoriale. Noi che chiederemo i voti del centrodestra lo faremo perché il nostro campo politico è l’unico che può risolvere i problemi. Forza Italia è un partito moderato ma non indefinito. Siamo europeisti? Diciamo che vogliamo restare nell’euro, definiamoci con le nostre idee”.
“Merito e curriculum politico, non sprechiamo questa opportunità. In passato grazie ad un consenso devastante e una legge compiacente sono entrati in Parlamento tante veline e personaggi che con i nostri voti hanno macchiato la nostra bandiera”, è stato l’appello di Vincenzo Riontino, il primo a fare un nome è cognome: Giandiego Gatta. “È il consigliere regionale più votato in Puglia, Giandiego incarna l’identikit perfetto del candidato della provincia di Foggia”.
La linea
Vitali ha pertanto evitato subito “l’impiego delle tifoserie”, ringraziando chi “a mani nude” come Raffaele Di Mauro “insieme ad un pugno di amici ha ridato entusiasmo e fiducia”. “La linea del Piave è segnata nelle regionali del 2015, quando alcuni hanno continuato a dichiararsi di Forza Italia. Quello per me è il cuore del partito in Puglia e a Foggia. Abbiamo la fila, ci sono porte aperte per chi vuole dare e non per chi vuole chiedere. Così abbiamo fatto per Cassano, tutti possono entrare senza mettere veti e cose che non possono essere date. Ho una sola stella polare che è la meritocrazia, cercate di lavorare sul campo. La richiesta di una candidatura è legittima, chiedere o aspirare ad una candidatura però non significa avere un diritto. Mi è stato chiesto di tenere in considerazione Foggia, ho sempre detto che Foggia rientrava nelle priorità. Come si stabilisce chi sarà l’uomo o la donna di punta? Cercherò e chiederò al presidente Berlusconi, ne parleremo a dicembre. Le liste saranno fatte dai coordinatori regionali”. La regola fissata dall’ex premier.
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Un terzo dei candidati nelle liste sarà rappresentato dai migliori parlamentari uscenti, ergo saranno nomi calati dall’alto; un terzo per gli amministratori locali ed un terzo dalla società civile e dagli ordini professionali, che a Villa Gernetto periodicamente sono ospitati da Silvio Berlusconi per dei nuovi “casting”, una promessa e un impegno per le categorie. “Berlusconi potrà infarcire le liste come meglio crede, ma Foggia sarà tutelata, non mi dite se avrà il capolistato o il numero due. Ci sono state diverse riunioni politiche”. Vitali ha anche sollecitato “i missionari”, coloro che saranno disponibili a candidarsi in quarta posizione.
Per il messaggio di distensione a chi fa opposizione a Landella bisogna essere in due. “Se qualcuno pensa di dettarci la linea dei banchi dell’opposizione ha visto un altro film. Dobbiamo parlare con tutti, pure l’Udc. Dobbiamo essere chiari, dobbiamo sederci al tavolo con tutti gli alleati, sulla base delle quote uninominali. Apertura totale per il migliore candidato. Ma nelle liste di Forza Italia proporzionali ci vanno solo i berlusconiani doc, gli altri si facessero la lora lista col 3per cento”.
Visibilità a tutti i territori politici
Luigi Miranda è apparso deluso. L’investitura di Giandiego Gatta tarpa le ali alle sue giuste ambizioni romane. “Giandiego è una persona degnissima, ritengo con altrettanta lealtà intellettuale che il territorio vada perorato nella sua interezza: anche altri hanno avuto successo, con meno potere. Per l’elezione a Foggia e per far scattare il seggio alle regionali”, ha rivendicato.
“Dobbiamo avere pluralità, abbiamo bisogno dal territorio non già di una indicazione che sia frutto di una parte, ma che la parte sia la parte di un tutto”
Metafore e citazioni per Michaela Di Donna che entrerebbe in Via Capruzzi con l’elezione dell’avvocato sipontino. Ha parlato da militante, che sin dal 1996 ha espresso il suo primo voto per FI, vestendo la maglia della giovanile. Ha elencato alcuni “fenomeni mediocri e arroganti”, come la presenza di Emiliano a Foggia, “venuto con la sua ciurma, con arroganza a offrire una proposta per il Gino Lisa, di cui non ci è dato sapere le evoluzioni”. “Continuiamo a volare solo con la fantasia”. A suo avviso l’obiettivo sarà “creare una squadra che scelga di fare il goal ma di vincere insieme”. “Un candidato preparato, coerente con capacità elettorale, con curriculum politico. Dietro un voto c’è la capacità di conquistare la fiducia degli elettori”. “Prendiamo come insegnamento la sventura della Nazionale, sosteniamo i giocatori migliori. Abbiamo bisogno di gente che ci aiuti a volare in alto. Impariamo a volare come aquile e non facciamoci trattare come dei polli”, ha concluso la dirigente.
Il sindaco di Foggia Franco Landella ha evidenziato le prossime tappe: “La rivoluzione liberale ha avuto momenti difficili anche per colpa di Fini. Ringrazio quei tanti amici che quando qualcuno si vergognava hanno continuato ad avere forza, senza incarichi e riconoscimenti, credendo nel progetto. Sono per una politica fatta col sentimento e non col risentimento, come diceva l’onorevole Donato Bruno. L’amico Fitto ci ha messo in difficoltà per il suo personalismo consegnando la Puglia al centrosinistra. L’onda d’urto di chi è rimasto in Forza Italia si sente ancora oggi”
Forza Italia di errori ne ha commessi, lo hanno ammesso tutti.
Ma Giandiego Gatta non ha voluto parlato di sé perché “sarebbe stato inelegante”. Ha invece ringraziato tutti, Di Mauro e Vitali. “Alcune fette di elettorato si sono disgustate da alcuni comportamenti parlamentari. Dobbiamo tornare ad essere catalizzatori”. Non una mera sommatoria di consensi, ma una concertazione di attenzioni verso nuovi mondi. Dalle partite Iva a chi rimane indietro con ansia. La sua campagna elettorale è appena cominciata. Sarà capolista nel collegio di Foggia? Oggi l’Assemblea ha decretato di sì.