La presidenza dell’Asi di Foggia, affidata al sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, è l’ennesimo segnale della debolezza di Foggia città nella governance del territorio. Dalla sanità al sistema delle imprese, non c’è un solo foggiano al vertice. Ciò significa esser fuori da partite che valgono miliardi di euro e sono decisive per le sorti dell’intera provincia. Confindustria – guidata da un’altro manfredoniano, Gianni Rotice – si è subito congratulata con l’amministratore piddino: “L’assemblea del consorzio per l’area industriale di Foggia ha rappresentato un importante testimonianza di maturità dei rappresentanti degli Enti locali e delle organizzazioni di categoria che hanno condiviso un documento programmatico unitario, nell’interesse del territorio e dello sviluppo industriale del territorio”.
“Nel rivolgere un caloroso ringraziamento per il lavoro svolto nella precedente consiliatura dal presidente Franco Mastroluca e dai consiglieri Joseph Splendido ed Emilio Paglialonga – ha proseguito Rotice – esprimo le più fervide congratulazioni ed i più sentiti auguri di buon lavoro al neo presidente Angelo Riccardi, al nuovo Consiglio di Amministrazione ed al rappresentante di Confindustria Foggia, Leonardo Boschetti, certo che con la loro dedizione ed il loro impegno sapranno conseguire gli attesi risultati di sviluppo ed affermazione delle aree industriali di Capitanata, elementi forieri per il consolidamento delle attività produttive esistenti e l’attrazione di nuovi investimenti”.
Il sindaco di Foggia, Franco Landella, ha espresso soddisfazione per la sua nomina nel CdA, ma è chiaro che puntasse molto più in alto. “La rappresentanza istituzionale ed associativa che avrà il compito di guidare le scelte strategiche del Consorzio – ha commentato -, ha una composizione qualificata ed autorevole, come dimostra il larghissimo consenso ottenuto dall’assemblea dei soci in fase di elezione. Da questo punto di vista ritengo si sia svolto un buon lavoro, orientato all’interesse del territorio e alle sue dinamiche di sviluppo, senza cedere alla pressione di quella corrente di pensiero che tende a squalificare la funzione esercitata dalla politica. Come ha sottolineato il sindaco Riccardi nel suo primo intervento da presidente del CdA, la politica ha il dovere, oltre che il diritto, di occuparsi della crescita economica del territorio. Ha il dovere di immaginare indirizzi, di mettere in campo sensibilità, idee e progetti, soprattutto negli scenari che riguardano le politiche economiche ed industriali. Alla Capitanata serve più politica, non meno politica.
La provincia di Foggia, specie in questa delicatissima fase storica, ha bisogno precisamente di quella buona politica di cui ciascuno di noi è portatore. Sono certo che il presidente Riccardi, collega che stimo ed al quale sono legato da rapporti di amicizia, saprà interpretare esattamente in questo senso il suo ruolo, assicurandogli sin d’ora il massimo sostegno da parte del Comune di Foggia. Proprio in questo senso ho assunto la decisione di rappresentare personalmente il Comune di Foggia all’interno del CdA. Non per vanagloria o volontà di accentramento, ma per garantire, in questo particolare momento, la più alta presenza istituzionale all’interno del Consiglio di Amministrazione per l’Ente che detiene la maggioranza delle quote associative del Consorzio. Foggia è il cuore del Consorzio ASI, per storia, collocazione territoriale e geografica, impegno finanziario, contributo progettuale. Il comune capoluogo ha rivestito e continuerà a ricoprire una centralità da cui non è possibile prescindere, proprio per la definizione di uno sviluppo che sappia superare i campanilismi ed immaginare la Capitanata come un unico grande ed interconnesso sistema economico, in cui valorizzare ogni specificità e scommettere su ogni vocazione in chiave moderna. In quest’ottica non può esistere alcuna contrapposizione, ma anzi va rafforzato il clima di virtuosa collaborazione”.
Messaggi di approvazione sono arrivati dal consigliere regionale di San Marco in Lamis, Napoleone Cera. “Termina la lunga stagione del commissariamento del Consorzio e si pongono le basi per una più ordinaria politica di rilancio del territorio. Certo avrei preferito un CdA con maggiore presenza di giovani imprenditori e con qualche tinta rosa, ma di questi tempi bisogna accontentarsi di quello che passa il convento. Le nomine della cabina di regia del Consorzio sono solo il punto di partenza di un faticoso lavoro; sperando che non sia un lavoro precario, come quello di tanti giovani della nostra Provincia, costretti a cercare fortuna lontano da casa. Anzi sarebbe opportuno organizzare le cospicue risorse che il Consorzio andrà a gestire per fare una politica più incisiva in favore del lavoro giovanile, magari coinvolgendo tutto il territorio e non lasciando le decisioni a un ristretto cerchio magico. In questo senso – conclude rivolgendosi a Riccardi -, potrai sempre contare sulla mia sincera e leale collaborazione, anche perché vieni dalla terra nella quale avete sperimentato, con qualche significativo risultato, la concertazione come punto di partenza per organizzare la promozione industriale e lo sviluppo territoriale. E sarebbe un peccato perdere l’occasione di riproporlo in un contesto più modesto nel territorio, ma più stimolante per finalità e prospettive”.