Dal Foggia al Foggia. Dalla Lega Pro alla Serie B. Roberto Floriano, 31 anni, dallo scorso luglio è tornato ad indossare la casacca rossonera, dopo una brillante stagione a Carrara, dove con 11 gol ha contribuito in maniera determinante alla salvezza dei toscani. Arrivato nel capoluogo dauno nel 2015, aveva collezionato 22 presenze in campionato segnando 3 gol in una stagione iniziata in Tim Cup contro Lucchese e Bari, ma funestata da troppi infortuni.
Il suo arrivo a Castel di Sangro, voluto fortemente dal mister, Giovannino Stroppa, ha subito tranquillizzato i suoi felissimi sostenitori.
Poco spazio per l’esterno rossonero nell’avvio di stagione in Serie B, ma sempre pronto e scalpitante in panchina. Un timido ingresso a Pescara, nel secondo tempo di gara, ma che non ha portato grosse soddisfazioni. Dopo Entella, Avellino e Palermo, l’exploit con il Carpi, dopo un’ottima prestazione in campo nella seconda frazione di gioco al posto di Fedato. E poi, il suo primo gol in cadetteria: è sua infatti la rete dell’1 a 1 contro il Brescia.
“Ci tengo particolarmente a questa maglia – ha detto questa mattina in conferenza stampa -. Nonostante sono stato lontano da questa squadra, ho sempre dimostrato il mio affetto e ora sono contento di essere tornato. Spero di continuare al meglio – ha ribatito il numero 27 -. La società mi ha dato fiducia, infatti mi ha rinnovato il contratto, e so che anche il mister aveva espresso la volontà di farmi tornare. Sono del parere che nella vita, così come in campo, bisogna lavorare in silenzio”.
La felicità di Floriano sta nell’aver fatto gol: “Lo voglio rivedere il mio gol – aveva detto sabato a fine gara -. L’ho riguardato – ha poi spiegato oggi -. Devo dire che dei 5 secondi prima e dei 5 secondi dopo, non ricordo niente (ride, ndr). Sono contento perchè oltre ad essere stato un bel gol, è servito per la reazione di tutto il gruppo. Poi sì, sono andato sotto la curva, è davvero emozionante vedere i nostri tifosi, sono eccezionali. Sia a Carpi che a Brescia, è sembrato di giocare in casa”.
Non solo Stroppa, anche l’ex tecnico Roberto De Zerbi volle a tutti costi Floriano nella sua squadra. “C’erano dinamiche diverse – ha detto -. Credo che sia De Zerbi che Stroppa abbiano più o meno la stessa mentalità. Fuori dal campo, non saprei. L’ex allenatore era sicuramente vivace. Stroppa è più tranquillo”.
Tornando al suo debutto in B ha aggiunto: “Ogni partita ha un discorso a sé. A Foggia ho fatto qualche panchina in passato, mentre altrove ho sempre giocato. Con il mister non parlo tantissimo, so che ha trovato in me caratteristiche interessanti. La B non la conosco bene, posso dire che finora è un campionato equilibrato, la classifica dimostra che siamo tutte lì, ad eccezione delle tre o quattro che puntano alla promozione. Ad oggi l’unica che mi ha colpito, forse per la reazione, è stata il Palermo, quando nel secondo tempo la squadra è riuscita a pareggiare allo Zaccheria. Il Carpi è quello che invece mi ha impressionato meno”.