Dopo anni di richieste, il governatore Michele Emiliano ha deciso di accontentare i manager della sanità pugliese con un lauto aumento dello stipendio. I direttori generali di Asl e Ospedali guadagneranno circa 40mila euro in più (passeranno da 111mila a 154.937 euro). Anche gli altri componenti del management arriveranno fino a oltre 120mila euro (dovrà essere l’80% di quello dei dg). La notizia non è passata inosservata nella regione dei tagli agli ospedali e ai servizi. Ciononostante, il governatore e assessore è andato in controtendenza rispetto al predecessore Nichi Vendola, il quale in due fasi (l’ultima con l’assessore alla Sanità Tommaso Fiore) tagliò il 30 per cento delle buste paga.
Da allora, si scatenarono mal di pancia di ogni tipo. A cominciare dal “paradosso” (“ingiustizia” per qualcuno) delle buste paga dei primari “più pesanti di quelle dei manager”. Al punto – è accaduto anche recentemente all’Asl di Foggia con le dimissioni di due direttori amministrativi – che alcuni preferivano altri incarichi lasciano le poltrone vuote. Sull’aumento degli stipendi, però, non è mai stata trovata una quadra politica. Per questo Emiliano ha deciso di metterci la faccia proponendo il provvedimento scaturito nella delibera di Giunta numero 44. L’aumento che scatterà già da luglio non sarà uguale per tutti. I manager vengono divisi in due fasce. I direttori generali di prima fascia (dirigenti delle sei Asl e dei due Policlinici di Bari e Foggia) percepiranno un trattamento economico di 139mila euro. In seconda fascia invece i dirigenti degli Irccs di Bari e Castellana Grotte e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata che percepiranno uno stipendio lordo annuo di 125mila euro. I compensi dei direttori amministrativi e sanitari saranno invece “rideterminati – è scritto nella delibera di giunta – nella misura dell’80 per cento del trattamento attribuito al direttore generale”. Infine, sarà previsto un ulteriore aumento, fino al 20 per cento, legato ai risultati e al raggiungimento degli obiettivi attesi.