Non è passato inosservato lo scivolone sulla sanità del governatore pugliese e assessore alla sanità, Michele Emiliano, durante il confronto con gli altri candidati alle primarie Pd su Sky. Alla domanda del giornalista Fabio Vitale sui tempi di attesa per una radiografia, ad uscir peggio è proprio Emiliano. L’ex premier Matteo Renzi, infatti, ha citato i buoni risultati dell’Asl 10 di Firenze, sottolineando come “punto di riferimento da seguire il modello di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna”. “Le liste d’attesa sono state abbattute con l’apertura dei centri di notte, il sabato e la domenica”. Idea che l’ex assessore alla sanità, Elena Gentile, aveva provato a sperimentare in Puglia con scarsi risultati.
Emiliano, invece, ha dichiarato di non conoscere questi dati: “In Puglia i tempi di attesa per una radiografia, in sé e per sé, non credo siano significativi. Bisogna capire di quale contesto parliamo, se di un paziente ricoverato o no. Io non ho questi dati, non sparo numeri a casaccio perché non è nel mio stile”. “Lei però è l’assessore alla sanità – rincara il giornalista -, anche da cittadino potrebbe saperlo…”. “Non sparo questo dato. So per certo che i tempi di attesa nella mia regione, sono ragionevoli. Ma non ho il dato esatto”. L’altro candidato alla segreteria, Andrea Orlando, ha centrato il dato della sua regione (la Liguria), attestato tra i 30 e i 60 giorni.