Indescrivibile e difficile da raccontare. Una cosa è certa: ieri, 23 aprile 2017, il Foggia ha scritto la storia. Entusiasmo alle stelle, festeggiamenti fino a tarda notte, un vero e proprio bagno di folla per la squadra rossonera, staff tecnico e societario, giunti in piazza Cavour poco dopo le 22. Felici ma anche un po’ frastornati i dirigenti rossoneri, i primi ad arrivare in città.
“Ci mettiamo alle spalle un passato glorioso per un presente esaltante. Da oggi il Foggia è tornato nel calcio che conta – dichiara il presidente del Foggia Calcio, Lucio Fares -. È stata una grande impresa, difficile da realizzare. Regalato un sogno ad un’intera città, che nonostante tutto ci è stata sempre vicino, anche nei momenti difficili con la loro forza”. “Siamo tornati a casa nostra, finalmente. Promozione grandiosa per Foggia e per i suoi tifosi che meritano tutto questo – sono le prime parole a caldo del vice presidente Massimo Curci -. Se fosse tutti i giorni così, mi verrebbe proprio da dire che sono pronto a tutto”.
Tantissimi i tifosi che sono accorsi in piazza sin dalle prime ore del pomeriggio anche dalla provincia di Foggia. Intorno alle 22:30, il pullman scoperto è giunto nelle vicinanze di piazza Cavour, scatenando il tanto osannato “inferno rossonero”. Saltato qualunque programma della scaletta, tutti sul palco, a cantare e ballare con i propri tifosi. Dall’inno del Foggia a “There must Be love”. Uno ad uno poi, tutti a ricevere la propria medaglia ed infine braccia al cielo, ad innalzare l’agoniato trofeo. La festa è continuata sul bus scoperto per le vie della città, fino alla loro ‘casa’, lo stadio Pino Zaccheria. Giornata indimenticabile, ma è solo l’inizio, il meglio deve ancora venire.