Tutta la potenza dell’epoca rinascimentale nel racconto di Vittorio Sgarbi. Al Teatro Giordano di Foggia il personale omaggio del celebre critico d’arte al grande Michelangelo, artista geniale e tormentato, autore di opere immortali come il David, la Pietà e il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina. Sgarbi, davanti alla sala gremita, ha parlato quasi a braccio, non disdegnando il suo tipico linguaggio “colorito” che ha strappato più di una risata al pubblico presente. Raccontare il Rinascimento nel modo più semplice possibile è impresa ardua ma non per Sgarbi che grazie alla sua verve, e all’innata capacità dialettica, arriva dritto allo spettatore.
Al resto ci hanno pensato le immagini che si susseguivano sul maxi schermo alle spalle del critico d’arte e i momenti musicali. Musiche eseguite dal vivo da Valentino Corvino, alle prese con violino, viola e l’oud (strumento orientale a corda simile al liuto). I contributi video e le elaborazioni visive sono state realizzate dal visual artist Tommaso Arosio. La messa in scena e l’allestimento curati da “Doppiosenso”.
Nelle opere di Michelangelo, soprattutto quando si parla del celeberrimo “Giudizio Universale”, c’è l’armonia del mondo, la prova dell’esistenza di Dio. Ma nella Sistina c’è soprattutto il punto più alto raggiunto da Michelangelo che tra mille difficoltà, realizzò quella incredibile serie di affreschi in ben quattro anni, dopo i quali l’artista ne uscì fiaccato nel fisico e nello spirito.
A noi – dice Sgarbi – resta la nitidezza dei suoi colori, la potenza della sua opera. L’energia che nel “Giudizio” Dio trasmette al “placido e addormentato” corpo di Adamo per arrivare dritto al resto dell’umanità che da secoli ammira quel capolavoro. “Sta lì, l’origine del mondo”, evidenzia il critico d’arte.
Interessante il parallelismo con “L’origine du monde” di Gustave Courbet che nell’Ottocento realizzò un quadro raffigurante l’organo genitale femminile. Sgarbi lo ha “preso in prestito” e piazzato al centro del “Giudizio Universale”, proprio tra Dio e Adamo. “È la donna a rappresentare la vera origine del mondo ed è da lei che nasce l’uomo”. Di assoluto spessore anche la descrizione che Sgarbi fornisce del “David” e dell’affresco “Scuola di Atene”, quest’ultimo realizzato da Raffaello e raffigurante in primo piano Michelangelo. Una sorta di omaggio dell’allievo al suo maestro.
Insomma, uno spettacolo da non perdere, che ieri a Foggia è andato in scena per la prima nazionale assoluta ma sarà replicato già stasera e domani, sempre al Giordano. Biglietti delle serate in vendita al botteghino del “Giordano” a partire dalle ore 19.