La III commissione consiliare ha approvato all’unanimità il disegno di legge sulla “Nuova disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione ed all’esercizio, all’accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private in sostituzione della legge regionale 28 maggio 2004, n.8 e smi”.
Il provvedimento (emendato nel corso del confronto in commissione), atteso da molto tempo, punta tra l’altro a sfrondare la legislazione vigente che nel corso degli anni ha visto l’aggiungersi di norme aggiuntive e transitorie, a volte superate da quelle nazionali, che hanno dato luogo a più interpretazioni, determinando diversi contenziosi.
Tra le innovazioni maggiori c’è la previsione dell’Organismo tecnicamente accreditante, presso la Regione, cui spetterà il compito (al posto dei sei Dipartimenti di prevenzione delle ASL) della gestione delle verifiche e delle valutazione tecnica ai fini del rilascio del provvedimento di accreditamento. Questo consentirà di assicurare una omogeneità di valutazione, oltre a garantire una maggiore autonomia.
Il ddl fissa le competenze della Regione e dei Comuni in relazione al rilascio delle autorizzazioni e all’accreditamento delle strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie, con la previsione anche delle verifica periodica del possesso dei requisiti minimi richiesti.
Il presidente della III commissione Pino Romano ha espresso soddisfazione per l’approvazione del ddl, “nella consapevolezza di aver licenziato una legge che rivisita tutta la materia”. Si tratta del primo tassello, cui si aggiunge quello sul modello organizzativo su cui si sta lavorando, che costituiscono gli atti propedeutici all’applicazione del Piano operativo. Romano ha espresso il suo apprezzamento per l’approvazione all’unanimità che ha auspicato si mantenga anche il sede di approvazione del provvedimento in Consiglio regionale, laddove si dovrà sanare qualche distonia nell’articolato.
Apprezzamento anche da parte dell’assessore al Welfare Salvatore Negro per il lavoro svolto dalla commissione, con il contributo fornito dalle opposizioni, conseguendo l’obiettivo dell’approvazione di una normativa fortemente attesa da anni. L’assessore ha anche evidenziato il buon lavoro posto in essere dalla sottocommissione ristretta che, d’intesa con la struttura assessorile, ha assemblato in maniera organica il testo originario con gli emendamenti presentati, assicurando una buona interlocuzione. “Si tratta di un’organizzazione del lavoro – ha puntualizzato Negro – che potrebbe essere mutuata anche per altre leggi di sistema”.
Anche le opposizioni (Ignazio Zullo, Nino Marmo e Mario Conca) hanno dato atto dell’apertura rispetto ai contributi presentati in un clima collaborativo, che ha determinato il voto favorevole.
“Era un provvedimento atteso da anni – ha dichiarato il presidente del gruppo Area Popolare, Giannicola De Leonardis, con dirette ripercussioni sui pugliesi e non solo per gli addetti ai lavori e per il considerevole indotto. Un disegno di legge che ha finalmente visto, nonostante la perdurante assenza del presidente Emiliano, la piena collaborazione tra l’esecutivo, la III commissione consiliare e gli organi tecnici, e che oggi dopo mesi di confronto e discussione è stato approvato all’unanimità, con un ruolo attivo e costruttivo delle opposizioni. Una bella pagina per la politica e la sanità regionale, che fissa e determina i presupposti, i requisiti e le regole per il rilascio delle autorizzazioni e l’accreditamento delle strutture – pubbliche e private – che operano in un ambito delicato, all’insegna dell’omogeneità, della qualità e quantità di servizi e prestazioni sociosanitarie erogate. In attesa del via libero definitivo nell’aula consiliare, e della riproposizione di questo metodo di lavoro – all’insegna del coinvolgimento e della partecipazione vera e non semplicemente sbandierata – anche per altre leggi e provvedimenti destinati a incidere sul presente e sul futuro della nostra comunità”.
Promettono invece proposte di modifica i pentastellati Mario Conca e Marco Galante: “Abbiamo espresso voto favorevole, con riserva di analizzare il testo completo ed eventualmente presentare modifiche quando approderà in aula consiliare, perché siamo consapevoli della necessità di regolare una materia così complessa – spiegano -. Alcuni nostri emendamenti sono stati assorbiti da quelli presentati da altre forze politiche e quindi firmati congiuntamente, altri sono stati respinti e valuteremo se ripresentarli in aula. Sul disegno di legge c’è stata in commissione una condivisione di natura tecnica e politica – concludono -, che auspichiamo diventi la norma quando si lavora su temi importanti come quello sanitario e sociosanitario”.