Il 16 febbraio scorso, con l’ausilio delle forze dell’ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale), hanno avuto termine i lavori per la demolizione delle costruzioni abusive presenti nelle aree interessate dalle azioni del progetto LIFE “Zone Umide Sipontine”, iniziate il 27 gennaio scorso. Demoliti 13 fabbricati e 1500 metri quadri di piazzali in calcestruzzo. Rimossi anche muri, recinzioni e cancelli. Via anche molti rifiuti per un totale di circa 2000 tonnellate di materiale portati via dalla zona.
“Il completamento delle attività di demolizione dei fabbricati realizzati nell’area della ‘Riservetta’ di Manfredonia – dice l’assessore alla Pianificazione Territoriale Anna Maria Curcuruto -, consente di proseguire l’azione C2 del progetto LIFE “Zone Umide Sipontine”, che prevede il recupero e il ripristino di 40 ettari di lagune costiere, habitat prioritario a livello comunitario ai sensi della Direttiva 92/43/CEE Habitat. L’eliminazione delle trasformazioni apportate abusivamente su questi ambienti particolarmente fragili e dal delicato equilibrio – conclude l’assessore regionale – consentirà a tutta la comunità di usufruire dei numerosi servizi ecosistemici offerti dalle zone umide, caratterizzate da una straordinaria biodiversità”.
L’area demaniale di proprietà del Consorzio di Bonifica è stata interessata per lunghi anni da diffuse forme di illegalità: abusivismo edilizio, bracconaggio e pesca di frodo. Ora inizia una nuova fase.