Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori di Sanitaservice Foggia, società in house dell’Asl. A farlo sapere è il sindacato Usb, che in una nota spiega le ragioni della protesta: “Abbiamo richiesto un tentativo di riconciliazione ma ad oggi non abbiamo ricevuto nessun riscontro – spiega il coordinatore, Santo Mangia – come se i problemi elencati non fossero di competenza dell’azienda controllante (Asl di Foggia) né dell’azienda Sanitaservice. È bene ricordare che a breve partirà un Piano di riordino ospedaliero che insieme al Piano delle Emergenze Urgenze diverrà devastante sia per il diritto alla salute dei cittadini che per tutti i lavoratori ed in particolar modo per i lavoratori di Sanitaservice atteso che gli stessi (i piani) parlano di chiusura (dai vari Pronto soccorso ai PPI) e/o di accorpamenti di servizi e reparti ospedalieri. Senza sottacere che esiste un grosso problema per la società in house della Asl che riguarda i tanti lavoratori (infermieri/e professionali) che hanno un contratto ‘anomalo’ con la società in questione (con partita Iva) e sui quali, dopo che hanno sopperito per anni a carenze di organico certificate (da noi denunciati in tempi non sospetti), rischia di abbattersi una mannaia terribile che li terrebbe per anni fuori dal mondo del lavoro”.
“Se a tutto questo – continuano – uniamo che tantissimi lavoratori ausiliari sono in attesa da oltre un anno per il passaggio di categoria (da A1 ad A2), così come prevede il CCNL di settore e che detto passaggio non può essere contrattabile, il rischio di una mobilitazione di lungo termine degli stessi lavoratori è più che comprensibile. Infine, ma non di minor importanza, una gestione dei turni del 118 che crea non solo disparità di trattamento (anche economico) ma, soprattutto, crea una mobilità tra postazioni che, spesso, mette in difficoltà gli stessi operatori”. Per queste ragioni, il sindacato si appella al prefetto di Foggia per “attivare tavolo per il raffreddamento del conflitto ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge 146 del 1990”. “Se non avremo risposta – concludono – ci riteniamo liberi di indire una prima giornata di sciopero di tutto il personale della Sanitaservice Foggia”.