Un lavoro a tutti gli effetti quello di padre, figlia e complice straniero. Fausto Saracino, 54 anni e la figlia Francesca, 26 anni, avevano messo in piedi un business florido sfruttando 25 operai rumeni, ospitati in un casolare “lager” nelle campagne di Troia. Secondo il gip Corvino, Saracino avrebbe svolto attività di intermediazione abusiva di manodopera e di sfruttamento del lavoro reclutando gente soprattutto dalla Romania dove ha costituito un’agenzia di lavoro (“SOS Fausto srl”) per poi metterla al servizio di aziende agricole della provincia di Foggia con le quali avrebbe intermediato personalmente per collocare le unità lavorative. I rumeni, “ospitati” nello stabile di residenza di Saracino ma senza i comfort del caporale e di sua figlia, avrebbero fruito di alloggio oltre che di un servizio di trasporto, sempre a pagamento, presso le aziende agricole di impiego.
Saracino si sarebbe occupato personalmente della gestione delle giornate lavorative degli operai, concordando con gli imprenditori agricoli interessati le modalità di impiego della forza lavoro, oltre a pattuire il relativo compenso. Al termine di ogni giornata, il caporale avrebbe provveduto a ritirare, in contanti e per lo più in nero, il compenso spettante a ciascun lavoratore, provvedendo a consegnare agli aventi diritto solo parte di esso, al netto delle spese di alloggio, trasporto e intermediazione che avrebbe trattenuto per sé.
L’intercettazione
Curiosa una conversazione captata dagli inquirenti tra Saracino e sua figlia, una ragazza di 26 anni. I due, entrambi nati a Troia, parlano della loro attività di “caporali”, ritenuta persino intrigante dai due.
Fausto Saracino: Ma veramente, Francesca, ti piace questo lavoro? Sinceramente te lo dico!
Francesca Saracino: Si!
Fausto Saracino: Ti intriga?
Francesca Saracino: Si!
Fausto Saracino: Eh?
Francesca Saracino: Si, eh?
Fausto Saracino: È un lavoro che ti intriga? È l’unica cosa bella di sto’ lavoro, che ti intriga! È così, è questo che mi piace a me!
Francesca Saracino: Eh! È vero!
Fausto Saracino: Questo è quello che mi piace a me!
Il “silenzio” degli imprenditori
In questa brutta storia nella quale tre persone sono state arrestate (Fausto Saracino, la figlia Francesca e il rumeno Cornel), tre imprenditori agricoli sono stati denunciati al contrario di altri che hanno preferito collaborare con la giustizia. Nei guai Francesco Caccavo, 71enne costruttore foggiano proprietario di uliveti. L’imprenditore, si legge nell’ordinanza, “ha aiutato Saracino ad eludere le investigazioni dell’Autorità negando di aver mai intrattenuto rapporti lavorativi con il Saracino”. Con le stesse accuse sono stati denunciati Saverio Palumbo e Ponziano Intiso, entrambi imprenditori agricoli, il primo (62 anni) nato a Foggia ma residente a Troia, il secondo (69 anni) nato e residente a Troia.