“La governance del sistema sanitario è cosa assai complessa tecnicamente e deve essere esercitata con assoluta trasparenza e rispetto verso gli utenti e verso chi quotidianamente si impegna per offrire un servizio all’altezza della domanda di salute.
Ciò non sempre accade in Sanitaservice, società formalmente privata e di fatto pubblica, che troppo spesso gestisce le assunzioni ricorrendo ad agenzie interinali”. L’affondo sulla società in house dell’Asl di Foggia questa volta arriva dal consigliere regionale Pd Paolo Campo. “È accaduto di recente con il reclutamento di 8 unità, applicate ai servizi di pulizia, assunte per 30 giorni – precisa -. Per singolare coincidenza, si tratta di donne e uomini residenti in Comuni in cui si è votato, tra cui Torremaggiore dove si tornerà al voto per il ballottaggio. L’autonomia gestionale di Sanitaservice è stata talvolta esercitata con evidenti eccessi discrezionali e, per alcuni versi, clientelari: dalle consulenze, all’organizzazione interna, alla turnazione del personale e alle forniture. Con l’aggravante che, fino a poco tempo fa, ha operato in assenza degli organismi di controllo interno.
È necessario che i dirigenti delle Asl in cui opera la società intervengano per ricondurre questa governance nell’alveo dei limiti imposti agli organismi dell’amministrazione regionale. Ciò vale sicuramente per i contratti collettivi di lavoro e gli obblighi fiscali, e può valere anche per le assunzioni che sarebbe preferibile si facciano utilizzando i Centri territoriali per l’impiego.
Ho interessato del caso l’assessore regionale Raffaele Piemontese – conclude – che condivide pienamente la necessità di ottenere maggiore trasparenza nella gestione di Sanitaservice, e se ne farà portavoce nella prossima riunione di Giunta.
E’ doveroso nei confronti degli operatori della sanità e lo è a maggior ragione nei confronti degli utenti, che hanno diritto ad essere assistiti da personale qualificato e competente”.