Molte assoluzioni e una condanna. Dopo più di 4 anni si chiude il processo sulle “false polizze fideiussorie” – così le definirono gli inquirenti -, nel presunto scandalo che coinvolse il capo dell’ufficio tecnico comunale Francesco Paolo Affatato, gli imprenditori edili foggiani Massimo Zammarano, Giovanni Trisciuoglio, Michele Perrone, Pasquale Galano, Domenico De Luca, il responsabile della società inglese Vikay Financial service Ltd, Felice De Gennaro, l’ex agente assicurativo Pierluigi Chieffi e l’agente Fondiaria Sai Anna Maria Altamura.
La sezione monocratica del tribunale di Foggia, presieduta da Carlo Protano, ieri ha pronunciato la sentenza di assoluzione per alcuni imputati, condannando a 3 anni e 6 mesi per esercizio abusivo dell’esercizio dell’attività finanziaria solo l’amministratore Felice De Gennaro (interdetto dai pubblici uffici per cinque anni). Assolto con formula piena, invece, l’ex agente assicurativo (ora promotore finanziario) Pierluigi Chieffi, che ha commentato: “Sono passati più di 4 anni, ma la verità è arrivata grazie al lavoro preciso del dottor Protano. In questa città mi sono sempre distinto, sin da quando facevo il libero professionista, prima di incappare in questa vicenda che, per il clamore mediatico scatenato, mi ha connotato negativamente per troppo tempo, danneggiando così l’esperienza professionale maturata in moltissimi anni. L’assoluzione mi restituisce l’onorabilità che troppo frettolosamente mi è stata tolta dall’opinione pubblica, particolarmente interessata a voler trovare un capro espiatorio responsabile di fideiussioni non conformi per un valore di oltre 70 milioni di euro. Grazie agli avvocati D’Ambrosio, Armano e Milardi sono riuscito a porre rimedio alla gogna mediatica che in 4 anni mi ha provocato afflizioni sia di natura morale che finanziaria. Questo – conclude – rende testimonianza della mia professionalità, del mio impegno ad assistere il sistema imprenditoriale con consulenze leali e qualificate. Da oggi, finalmente, sarà ripristinato il valore del mio operare, da sempre contraddistinto dal rispetto delle leggi”.