Il punto della situazione sulla realizzazione dei nuovi ospedali di Monopoli-Fasano e di Taranto è stato fatto in III commissione in cui sono stati auditi il neo direttore del dipartimento salute della Regione Giovanni Gorgoni e i direttori generali delle ASL BA e TA, rispettivamente Vito Montanaro e Stefano Rossi.
Si sta lavorando alacremente – è stato detto – per rispettare la tempistica prevista. Per quanto riguarda il primo la consegna del progetto preliminare ha avuto luogo il 5 ottobre scorso e lo stesso è stato girato alla Regione e al Comune di Monopoli per l’acquisizione, tramite le conferenze dei servizi, rispettivamente della VIA e della VAS e per acquisire la variante urbanistica. Nel frattempo si sta lavorando sulla aggiudicazione della gara per la individuazione della società che dovrà provvedere alla validazione dei progetti. Nel mese di novembre si procederà con il progetto definitivo, mentre è in corso il processo di validazione della società di asseverazione. Le eventuali minime modifiche potranno essere inserite in corsa nel progetto definitivo in modo da rispettare la scadenza di fine anno. Il costo dell’ospedale di è di 80 milioni cui si dovranno aggiungere altri 35 milioni per l’acquisto delle attrezzature e per le spese di urbanizzazione della zona circostante, che saranno attinti dai FESR 2014-2020. Eventuali lievi ritardi nella tempistica prevista comporterebbero una decurtazione dell’1,5% nel finanziamento previsto che, comunque sarebbe ampiamente compensata dal ribasso d’asta.
Un po’ più articolata la situazione per quel che riguarda Taranto il cui disciplinare Regione-ASL è stato firmato l’1 agosto 2014. La ASL aveva già avviato le procedure di progettazione preliminare in precedenza, ragion per cui è stato necessario procedere a un riallineamento. E’ stata portata a temine la progettazione tecnico gestionale e ora si sta lavorando sulla quella definitiva. L’ospedale, che sorgerà in una zona già tipizzata per attività di edilizia sanitaria, costerà 207 milioni; l’eventuale penalizzazione dell’1,5 % sarebbe ampiamente compensata con il ribasso d’asta del 40%. I tempi previsti per la realizzazione dei due ospedali sono di sei anni.
Le eventuali criticità che potrebbero determinare ritardi sono legate ai percorsi burocratici e amministrativi per l’acquisizione delle varie autorizzazioni oltre che ad eventuali contenziosi.
Il direttore Gorgoni ha evidenziato, invece, che la dotazione ottimale degli ospedali deve attestarsi sui 350-400 posti letto che garantiscono volumi di attività con economie di scala che consentono la copertura dei costi. A questo riguardo ha anticipato che nel 2016 saranno previsti piani di rientro per i grandi ospedali che presenteranno una differenza tra costi e ricavi superiore al 10%: I piani di rientro saranno previsti nel 2017 anche per gli ospedali delle ASL. Di qui anche l’esigenza di porre mano al più presto al riordino della rete ospedaliera considerato che tutte le Regioni devono adeguarsi ai nuovi standard ospedalieri.