Quando ci troviamo a definire delle attività che possono rilanciare una regione o un’area specifica, spesso in termini economici e sociali, i driver quasi sempre utilizzati sono quelli che si riferiscono al mondo dell’innovazione, delle startup e della capacità di fare impresa. Bene, cosa accomuna tutti e tre gli ambiti, quale è la chiave che ci permette di aprire le porte del successo? Sicuramente la capacità di mettersi in gioco e di rischiare, ma non in maniera casuale o per sporadici tentativi, bensì con una precisa strategia e visione che guidano le nostre azioni.
Noi viviamo in una terra ricca di cultura e tradizioni, un tessuto sociale perfetto dove è possibile coltivare l’innovazione e l’approccio imprenditoriale. Un territorio dove esistono ad esempio molti eventi specifici per chi decide di avviare il proprio business, come lean startup machine, che dal 25 al 27 settembre prossimi si svolgerà nella bellissima cornice partenopea.
Allo stesso modo, il costante impegno per la crescita che vediamo svilupparsi in questi mesi nella vicina Basilicata dimostra come rilanciare una specifica area è possibile. Non a caso Matera ha già fatto segnare un duo di record in questo incredibile 2015, si è aggiudicata l’ambito traguardo di capitale della Cultura 2019 ed è stata la città più visitata d’Italia nel 2015, giunti nella città dei sassi per ammirarne sia le meraviglie naturali che per il clima di forte innovazione che vi si respira.
Inoltre, l’attitudine di molte startup che operano sul nostro territorio è simile a quella a cui spesso assistiamo ai tavoli verdi delle sale da poker, un atteggiamento a volte rischioso sì, ma che i campioni di questo gioco riescono a valutare ed analizzare attentamente, in modo che ogni loro mossa sia frutto di una precisa e ben dispiegata strategia di gioco.
Come per l’ampio universo di startup e nuove imprese, anche nel poker, ed in particolare il texas hold’em che è il più popolare gioco di poker, solo pochi riescono a superare quella soglia che delimita il praticante dal professionista, il giocatore della domenica dal vero campione.Gli startupper di successo, come nel poker, sono quelli in grado di innovare, coloro che ‘indovinano’ in anticipo le mosse dell’altro e sanno quale direzione la partita sta prendendo.
Nel poker, come nel mondo imprenditoriale, vincere non è solamente una questione di fortuna, ovviamente la dea bendata gioca un ruolo molto importante, ma è la pianificazione, la concentrazione sugli obiettivi che si devono raggiungere a guidarci verso il riconoscimento ed il successo.
Chi ce l’ha fatta è Personal Factory, una startup che nasce a Simbario, un piccolo paesino calabrese dove Francesco Tassone ha realizzato la sua idea imprenditoriale basata sullo sviluppo di una macchina in grado di produrre malta a livello locale, abbattendo di fatto tutti i costi di stoccaggio e trasporto.
Spesso, per un business appena avviato o in procinto di partire, è fondamentale entrare in contatto con le strutture che servono ad incubare ed accelerare un’idea. Anche in questo senso molte cose si stanno muovendo in una direzione positiva e di sostegno, altro mirabile esempio di casa nostra è Basilicata Innovazione che si basa sui principi di “sviluppo economico” e “valorizzazione della ricerca” mettendo a disposizione i servizi dell’incubatore BI CUBE che ha lo scopo di “…intercettare le idee innovative per trasformarle in startup ad alto potenziale”.
Quindi concludendo ci piace credere ad una delle massime di Charles Darwin, che ai processi di evoluzione ha dedicato tutta la sua vita: “Non è la specie più forte a sopravvivere, ma quella in grado di adattarsi meglio ai cambiamenti”. E questo vale sia per il mondo delle startup e dell’imprenditoria che per il poker, non è sufficiente essere i più bravi ed i più forti, ma bisogna sviluppare la capacità di recepire i cambiamenti e le evoluzioni in atto, come una carta che non entra in una nostra combinazione di gioco sperata, o le condizioni del mercato che cambiano improvvisamente. E questa caratteristica evolutiva, noi coraggiosa gente delsud, con la nostra grande cultura e tradizione, un pò ce l’abbiamo scritta nel DNA.