Tanto tuonò che piovve, si dice di cose che hanno effetto dopo lunghi preparativi. Un pò come per l’atto aziendale dell’Asl Foggia che, con immediata esecutività, ha ridotto, da otto a sei, le Unità Operative Complesse del San Camillo De Lellis, contro il quale il Comune di Manfredonia ha presentato ricorso al TAR Puglia nei giorni scorsi. Questi sono i tuoni, e la pioggia dov’è? Arriva nella mattinata odierna, con un colpo di scena: il direttore generale Manfrini blocca le precedenti disposizioni dicendo, in una nuova deliberazione, che “non si darà esecuzione a quanto definito con la deliberazione numero 1159 del 2014 (quella impugnata dal sindaco Riccardi, ndr) sino alla definizione delle Linee Guida regionali per la predisposizione degli atti aziendali”.
“Interessante notare, tra l’altro – precisano nella nota del comune di Manfredonia -, che soltanto adesso l’Asl fa ammenda che della nuova bozza deliberata non è stata data informazione alcuna ai soggetti previsti per legge: i sindaci delle città interessate”. “Si rende opportuno – è scritto ora da Manfrini – allargare ulteriormente la fase partecipativa procedendo alla acquisizione delle ulteriori proposte di modifica e/o integrazione dell’Atto Aziendale”. È l’Asl stessa a dire che “successivamente alla adozione della su citata deliberazione numero 1159, sono pervenute numerose richieste di modificazioni e/o integrazioni da parte di vari sindaci dei comuni del territorio provinciale, nonché da parte di alcune organizzazioni sindacali e organismi di rappresentanza”.
“Prendo atto con favore – commenta a caldo il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi – del ravvedimento della direzione Asl. Ritengo che questa sia la diretta conseguenza del nostro ricorso al Tar. Non mi spiegherei altrimenti il congelamento di quel piano aziendale nefasto per il nostro ospedale e che, per giunta, a nostro avviso non rispetta i parametri di legge previsti. Non è affatto il caso di adagiarsi e, anzi – conclude -, questa è nuova linfa per il prosieguo della tutela del diritto alla salute della nostra cittadinanza”.