La vicepresidente e assessore alle Aree protette, Angela Barbanente, ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa per la gestione dell’area SIC (sito interesse comunitario) di Palude del Conte e Dune di Punta Prosciutto, tra Nardò e Porto Cesareo (Le). Secondo il protocollo la Porsche, nota ditta tedesca che fabbrica autovetture sportive, che gestisce l’autodromo Nardò Technical Center dove autovetture di tutto il mondo vengono collaudate, collaborerà alla redazione del piano di gestione del parco, attiguo alla struttura ad anello di prova auto. Insieme a Barbanente, i rappresentanti di Porsche, il presidente Vendola e i sindaci di Nardò e Porto Cesareo. “L’accordo – ha detto la Barbanente – è un punto di riferimento di corretti rapporti fra Pubblica Amministrazione e privato”, è un esperimento pilota che coinvolgerà i soggetti firmatari e servirà a capire preventivamente se i lavori che verranno effettuati saranno impattanti dal punto di vista ambientale. Dopo un lungo lavoro si è giunti alla condivisione dell’accordo, e la Porsche ci metterà a disposizione il suo patrimonio di conoscenze che hanno trasformato il territorio tutelando l’ambiente circostante. Questo ci aiuterà a non incappare in futuro nei cosiddetti ostacoli burocratici quando dovranno essere sviluppate alcune strutture”. Il progetto di Porsche infatti prevede la realizzazione di piste per handling con cambi di corsia e per collaudi sul bagnato, che oggi si svolgono fuori Italia. Le nuove strutture, insieme a un centro di soccorso sanitario e di vigili del fuoco con annesso eliporto da inserire nella rete elicotteristica regionale, incrementeranno a regime del 30% l’occupazione. “Ma andremo oltre – ha confermato la Barbanente – all’orizzonte ci sono accordi con la Porsche per ricerca e formazione, con scambi tra giovani tecnici e ingegneri italiani e tedeschi nell’ambito di un futuro protocollo quadro che coinvolgerà il sistema degli Its (istituti tecnici scientifici) pugliesi che potranno formare i propri allievi anche sulla pista di Nardò e nelle fabbriche tedesche”.