“Può esistere un libro cartaceo che contenga tutti gli autori e tutti i testi. No, non può esistere. Quanto deve essere grande e quanto deve costare? E che maneggevolezza avrebbe, se esistesse? Ci sono i libri con tagli arbitrari dei curatori, che utilizzano dei canoni per cui un autore c’è o non c’è, un testo c’è o non c’è”. E ci sono i “libri infiniti”, che si sfogliano in rete e non hanno un inizio o una fine. Così Trifone Gargano, in occasione della Fiera del Libro di Cerignola, nella mattinata di domenica ha spiegato a una platea di docenti, dirigenti scolastici, studenti e famiglie, come l’era di internet abbia imposto un cambiamento epocale, ma non apocalittico, nel mondo della formazione. Lo spunto lo ha fornito la presentazione della sua pubblicazione “La letteratura ai tempi di Facebook. Scrivere, leggere e insegnare storie da Omero al web 2.0” (Progedit 2014), il libro che offre suggerimenti e indicazioni per l’utilizzo di Internet, dei social network e dei videogiochi nei processi di insegnamento e apprendimento della lingua e della letteratura. Insegna Lingua e Letteratura italiana negli istituti secondari, ed è professore a contratto di Informatica per la Letteratura presso l’Università di Foggia, Gargano, convinto sostenitore dell’integrazione tra carta e digitale. I processi, i tempi, gli strumenti, e persino gli ambienti della formazione mutano in presenza della rete, con l’utilizzo dei social network e dei videogiochi. Il web 2.0 impone un confronto con le forme della testualità trans mediale, tra la produzione letteraria del passato (epigrammi, aforismi, distici, poesia centonaria, romanzi epistolari) e le forme, gli stili, i luoghi e i tempi della comunicazione postmoderna (tweet, post, e-mail, WhatsApp, meccaniche di videogioco).
Con Pasquale Braschi e Giovanni Martiradonna del locale Club Unesco, l’autore di saggi scientifici dedicati alla tematica e di testi per la scuola e di learning object, ha conversato a lungo sulle modalità dell’educazione e formazione nell’era digitale. “Lo strumento non cambia nulla. Montale aveva ragione: diceva che per scrivere poesie sarà sempre solo necessario un lapis e un pezzo di carta. Questo è il mio telefono, ed ecco il lapis –ha esemplificato, mostrando un pennino per smartphone-. Non c’è nulla di nuovo, nulla di sconvolgente, nulla di apocalittico”.
La mattinata dedicata al mondo delle scuole ha ospitato anche la cerimonia di premiazione dei migliori lavori realizzati dalle classi delle scuole che hanno partecipato alle due giornate di laboratori di lettura animata e scrittura creativa pensati per i bambini della scuola primaria e alla gara interclasse per gli studenti della scuola secondaria di primo grado. Per l’occasione è stata realizzata un pubblicazione, a nome “Nel cerchio” (Enter edizioni), che raccoglie i lavori degli alunni premiati.
Momento emozionante all’interno della cerimonia è stata la testimonianza di mamma Isabella. È intervenuta sul palco di OltreBabele a nome della figlia Sara, una bambina di 9 anni ammalata di spina bifida, innamorata della lettura e autrice di straordinari versi inneggianti alla vita. Per il sostenimento delle cure e per supportare le famiglia a Cerignola è in atto una gara di solidarietà, e l’associazione di promozione sociale responsabile dell’evento culturale non si è sottratta all’appello.