La settimana scorsa i quattro arresti della Squadra Mobile, nel weekend la bomba carta al panificio “Il Mulino”. Foggia si ritrova ancora una volta nel vortice del fenomeno estorsivo. Oggi, a confermare le difficoltà del capoluogo dauno ci si mette pure il rapporto dell’Istat sul benessere equo e sostenibile.
In Italia le città sono insicure, soprattutto per le donne. Solo il 55% degli intervistati, uscendo da solo al buio, si sente sicuro; nel 2011 era poco meno del 61%.
Sono le statistiche sulle denunce per i diversi reati raccolte dall’Istat, che consentono di capire cosa succede ogni giorno nei principali comuni italiani. Ed è alla voce “estorsioni” che Foggia emerge piazzandosi al primo posto in Italia. Nel 2012, periodo analizzato dal rapporto, il capoluogo dauno è in testa con 28 denunce ogni 100mila abitanti. Secondo posto per Bari (27 denunce), terza Napoli (25).
Incredibili i dati sull’usura. A Foggia denuncia appena una persona ogni 100mila abitanti. Al primo posto ci sono Pescara e Chieti ma con appena 3 denunce. Foggia è invece quarta per denunce contro i danneggiamenti seguiti da incendio. 86 denunce ogni 100mila abitanti, dietro solo a Caltanissetta (138), Vibo Valentia (112) e Reggio Calabria (92).
I dati Istat sfatano alcuni miti, come quello degli omicidi. Nonostante il tema domini tg e talk show (vedere caso Yara), i numeri indicano chiaramente che gli omicidi sono in calo da anni: nel 2012 ce ne sono stati 0,9 ogni 100mila abitanti. Nel 1991 – preludio dello stragismo mafioso – erano quasi quattro volte tanto. L’Italia è anche sotto la media europea, che è di 1,2. E nel complesso a diminuire sono tutti i crimini di natura non economica.
L’altro lato della medaglia sono i furti e in generale i reati contro la proprietà. Secondo uno studio del consorzio interuniversitario Transcrime, coordinato da Marco Dugato, negli ultimi anni i furti in appartamento sono raddoppiati. Ricominciano a crescere anche borseggi e rapine, così come lesioni e minacce.
Queste sono tendenze generali, che però contano solo fino a un certo punto. Spesso, alla fine, ci interessa soprattutto la zona in cui viviamo. Cosa succede, insomma, nella nostra via.
Le famiglie più a rischio per i furti in abitazione sono al nord, mentre è nel nord-ovest che sono più comuni i borseggi. Per le rapine vale l’opposto: esse tendono a verificarsi più spesso al sud. Calabria, Campania, Sicilia e Puglia sono invece le regioni con il più alto tasso di omicidi.
Se parliamo di città possiamo essere ancora più precisi: nel 2012 Milano è prima in Italia per furti, seguita da Bologna, Torino e poi Firenze. Per quanto riguarda le rapine, le città più colpite sono Napoli, Catania, Milano e Palermo. Vibo Valentia ha invece il record degli omicidi – sia tentati che consumati.
Certo non tutti i reati si trasformano in denunce, e per questo alcuni crimini sono più difficili da individuare. Reati da colletti bianchi come corruzione o riciclaggio, per esempio: guardando solo i dati potrebbero sembrare rari; eppure la percezione sembra indicare proprio il contrario, mentre i tanti cambiamenti legislativi degli ultimi anni non sembrano aver portato chiarezza.