Tutta un’altra Foggia, quella in piazza Cattedrale per “Libando”. A poca distanza dai rigurgiti di voracità degli affaristi del cemento, la tre giorni dei sapori di strada ha spazzato via l’olezzo, con la sana ingordigia della folla curiosa e divertita che ha letteralmente dato fondo a ogni scorta di cibo nel caravan targato Streetfood.
I numeri
Circa 1000 piadine romagnole, un quintale e mezzo di pesce, 2 quintali di porchetta di Ariccia; 3 quintali di arrosticini circa e oltre 50 chili di lampredotto; 700 pastin, circa 150 chili di bombette di Alberobello; 100 chili di ricotta sicula, 40 kg di milza e 1000 arancine. Il tutto annaffiato da 800 litri di birra artigianale. Sono i numeri della terza tappa del tour 2014 (prima al Sud) del grande evento dedicato al cibo di strada nel Mediterraneo che dal 4 al 6 aprile si è svolta a Foggia, nell’ambito della manifestazione “Libando, viaggiare mangiando”, organizzata dall’assessorato comunale al Turismo, in collaborazione con “Streetfood Italia”, “Di terra di mare” e “Red Hot”. Con oltre 60 chili di torcinelli e 300 litri di vino pugliese somministrati in piazza dall’Enoteca Uvarara, grazie ai caravan vintage di EscarGO’, anche Foggia si è difesa bene alla sua prima edizione del festival del cibo di strada, riscoprendo tradizioni culinarie antiche, come il pan drion, il dolce a base di semola rimacinata, mandorle, limone, zucchero e cioccolato, impastato dalla signora Teresa Russo Stella.
Protagonisti
Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Ester Fracasso, responsabile dell’associazione Di terra di mare, e Massimiliano Ricciarini, presidente dell’associazione Streetfood, in tour, da Nord a Sud, per promuovere la cultura del cibo di strada nello Stivale. “Questo era il nostro primo evento al sud Italia -riferisce a l’Immediato- e devo dire che è stata una scommessa vinta. C’è stata molta soddisfazione da parte degli operatori ma, soprattutto, una bella risposta da parte della città di Foggia, un territorio molto accogliente, popolato da gente molto calorosa. È stata una bellissima tappa e ci sono già le basi per poter immaginare altre avventure come questa”. O meglio, “non saranno più avventure -è sua la precisazione- ma si tratta di una progettualità che porta al Sud un tipo di alimentazione di cui la collettività si deve riappropriare, come cultura e come tradizione che ci è sempre appartenuta e che negli ultimi tempi si era un po’ persa”. La tavola della Pugliaè stata ben rappresentata da una rassegna di tipicità locali offerte dalla roulotte vintage di “Libando”, la versione foggiana dell’area streetfood farcita di cibi e cucine nazionali, dalle dolomiti bellunesi ai colli fiorentini, dalla Romagna alle Marche, con Abruzzo e Sicilia. “I torcinelli sono stati veramente una bella produzione che si è integrata al meglio con la nostra area allestita”, il commento del presidente Ricciarini. Si è detto piacevolmente sorpreso dalla risposta della cittadinanza, non solo in termini di partecipazione fisica ma anche emotiva. “C’è stata molta gente che entusiasta dell’evento ci ha suggerito di replicarlo ogni settimana, o di allargare l’area. Sono arrivate tante proposte dai foggiani e questo, veramente, ci ha fatto molto piacere. Lafinalità di base del nostro progetto -spiega- è intendere il cibo di strada come una valida alternativa la fastfood, a tutta la produzione alimentare globalizzata, risultato dell’industria. Ho iniziato questo progetto dopo la tesi per un master universitario, nel 2004. Abbiamo lanciato un po’ il fenomeno di evento itinerante, quando nessuno ancora parlava di cibo di strada. Poi nel 2008 –ci racconta- è nata ufficialmente l’associazione e dal 2010 abbiamo iniziato il nostro primo evento in un piccolo paese della provincia di Arezzo, e da lì ci siamo fatti conoscere: da 3mila anime ne abbiamo portate 15mila, e l’anno dopo abbiamo iniziato con l’idea di un tour”. Inizialmente erano 6 le tappe e quest’anno se ne contano, ad oggi, una ventina già programmate. “Siamo chiamati ovunque perché dove andiamo viene riscontrata qualità del cibo offerto, disponibilità, impegno e professionalità nella proposta turistica legata al cibo di strada. È una cosa su cui puntiamo molto e su cui ci siamo trovati in sintonia con Di terra, di mare”, aggiunge infine il presidente di “Streetfood Italia”. Con “Puia Emotion” Ester Fracasso ha confezionato pacchetti turistici su misura per l’evento, promozionati in 300 agenzie viaggi disseminate in tutta Italia. “I dati dei B&b di Foggia sono confortanti, con overbooking impressionanti. Ho ricevuto appezzamenti dagli ospiti delle strutture, gente proveniente dalle Marche e dall’Abruzzo, che si è complimentata per l’ottima qualità. Il prossimo anno pensiamo di partire prima con la promozione e comunicazione dell’evento e farlo diventare un’occasione nazionale”. In cantiere numerosi spunti per la prossima edizione: maggiore spazio per la “street art” a cura dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia e più occasioni culturali e convegnestiche che nel format d’esordio, tra ospiti illustri e letture a tema, hanno riscosso notevole successo, a giudicare dai posti in piedi all’affollatissimo convegno nel Museo Civico.
Gli investimenti
Main sponsor dell’eventopatrocinato da Regione Puglia, PugliaPromozione, CCIAA e Confcommercio, il Comune di Foggia, nella persona dell’assessore al Turismo Giusy Albano, attraverso i fondi destinati al Turismo. Si aggira intorno ai12mila euro la spesa di realizzazione della manifestazione “che è stata completamente sostenuta dal Comune”, come tiene a precisare. “Parto dal presupposto che bisogna abituarsi a pensare che quelli per il turismo non sono soldi spesi ma investiti. Se non ci facciamo conoscere fuori attraverso delle manifestazioni e attività non potremo mai avere dei risultati. Ieri sera la piazza era gremita di gente, e generalmente la domenica ,ormai, in piazzetta non c’è più nessuno. E questo ha avuto ricadute per gli stessi ristoratori e negozi. Se la gente inizia a parlare di Foggia e di quello che c’è, il territorio spinge le aziende e se le trascina.Questo deve diventare l’inizio di un grande progetto per Foggia. Che sia Libando o qualcos’altro, investire nel turismo è necessario”, il lascito a scadenza mandato di Giusy Albano.
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